La notizia che gli istituti bancari europei potrebbero essere costretti a nuove ricapitalizzazioni nel prossimo futuro – a causa di profili patrimoniali che non possono ancora dirsi pienamente soddisfacenti – non ha tardato a far sentire i propri effetti sulle quotazioni dell’importante istituto bancario italiano.
Nell’ultimo periodo il grafico, dopo il notevole allungo messo a segno, non è riuscito a fornire ulteriori convincenti spunti rialzisti; la dinamica bullish è sicuramente molto meno pronunciata rispetto a qualche periodo fa anche se, tuttavia, non si possono escludere ulteriori tentativi di allungo. Anche la situazione di lungo periodo, arrivata in prossimità di importanti test, necessita di ulteriori chiarimenti.
Come già sottolineato le quotazioni di UniCredit stanno fornendo più di qualche segnale di affaticamento anche in un orizzonte temporale di più breve respiro. Al fine di operare sul titolo in questione si può procedere con una strategia buy-up la quale però scatterebbe al raggiungimento di livelli che sono decisamente vicini agli attuali; l’ingresso a quota 1,836 permetterebbe di fissare target posti dapprima a quota 1,89 e poi 1,98. Stop loss a quota 1,690.