Frode Madoff: La Svizzera apre inchiesta sul Banco Santander

E’ ufficiale, Dario Zanni, pubblico ministero con sede a Ginevra, ha aperto un fascicolo tutto concentrato sull’attività di Optimal Investment Service, unit dedicata agli investimenti alternativi controllata dal Banco Santander. A chiedere l’apertura del caso è Geneva Partners, una società di investimento indipendente, che comprò prodotti finanziari proprio da Optimal Investment Services SA.

Nelle scorse settimane il gruppo bancario spagnolo aveva deciso di mettere una pietra sopra la triste vicenda Madoff, costata 2,33 miliardi di euro ai clienti della banca spagnola facendo però guadagnare al gruppo 100 milioni di commissioni tra il 2006 e il 2007 (solo qualche milione fu invece investito direttamente dal Santander).

La banca, esposta verso Madoff attraverso i fondi hedge Optimal, ha così deciso di non proseguire nelle cause cui sarebbe andata incontro e ha restituito quasi la totalità dei fondi prelevati nei 90 giorni precedenti la scoperta dello “scheme”. Ai clienti invece è stata offerto un piano di risarcimento che coprirà oltre il 50% delle perdite subite dalla clientela. Piano accettato dal 93% dei clienti, fa sapere il Santander.

Quello che però non è andato giù agli inquirenti ginevrini sarebbe il ruolo di alcuni manager di Optima, tra cui l’amministratore delegato Manuel Echeverria che, insieme al suo team di 4 persone, nel settembre del 2008 decise misteriosamente di lasciare il gruppo Optimal per spostarsi alla Notz Stucki, una banca privata svizzera. Ora il tempismo e la poca pubblicità di questa mossa (gli investitori non vennero informati del cambiamento di management) lascia molti dubbi sul ruolo di Optimal e dello stesso Echeverria. Ma secondo gli incartamenti del trustee americano, Irving Picard, Optimal non aveva conoscenza della frode cui era andata incontro.

Dario Zanni, il pubblico ministero responsabile delle indagini, ora ha il compito proprio di verificare eventuali resposabilità del management e ha già detto di non essere del tutto soddisfatto di come Echeverria gestì il suo business, sollevando l’ipotesi che il manager “sapesse dell’attività fraudolenta di Bernard Madoff o non avesse fatto bene il suo lavoro di due diligence quando investì in Madoff”.Dal canto suo il Santander si è sempre pronunciata innocente davanti a tali accuse, affermando che il lavoro con Madoff è sempre stato caratterizzato da chiarezza e trasparenza.

L’investigazione però non si preannuncia breve e secondo il tribunale ci vorranno almeno due anni prima di avere un verdetto.

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