Per la Banca Mondiale prosegue il buio

La nuova settimana comincia così come era finita quella precedente. Col segno meno.
La seduta è iniziata in negativo per tutte le principali piazze europee e prosegue col segno meno anche nel pomeriggio senza la forza di rialzarsi.
Eppure i segnali per spingere le borse del vecchio continente a una partenza positiva c’erano.

Innanzitutto il Giappone, come tutti listini asiatici, ha chiuso in positivo superando l’empasse della settimana scorsa. Dal punto di vista macroeconomico, in Germania è uscito il dato sull’indice Ifo che è risultato positivo e in crescita per il terzo mese positivo. Il dato è confortante in quanto l’indice misura la fiducia tra gli imprenditori tedeschi ed è considerato un buon anticipatore delle tendenze economiche del paese.
Ma i due segnali positivi non sono bastati ad aiutare le Borse, anche perché in mattinata è arrivato il dato della Banca Mondiale sulle stime del Pil per il 2009.

La Banca Mondiale ha rivisto al ribasso le stime sull’andamento dell’economia globale nel 2009, prevedendo un -2,9% invece che il -1,7% stimato in precedenza a causa di prospettive “insolitamente incerte”.
Anche per la principale economia mondiale, quella statunitense, le stime di crescita sono state riviste al ribasso passando dal -2,4% al -3%. Ancora peggio va al Giappone, per il quale si stima  una contrazione del Pil fino al -6,8%.

Si salvano solo India e Cina, le uniche con un tasso di crescita positivo. Infatti i paesi in via di sviluppo nel complesso dovrebbero crescere dell’1,2%, ma se si escludono i due paesi citati le previsioni sono di un calo dell’1,6%.
Si intravedono degli spiragli per il 2010. Si dovrebbe registrare una crescita del 2%, anche se comunque in calo rispetto al 2,3% previsto in precedenza. Per i paesi in via di sviluppo ci si attende una crescita del +4,4% , che però si riduce al +2,5% senza India e Cina.

Intanto a margine di una conferenza svoltasi oggi alla Fondazione Cariplo, l’amministratore delegato di Intesa Sanpaolo [p]Corrado Passera[/p] ha rilasciato importanti dichiarazioni.
Secondo l’a.d., la banca milanese ha liquidità sufficiente per soddisfare le richieste da parte di aziende meritevoli. Per cui Intesa, nonostante la crisi, è rimasta fedele al proprio core business di erogatore creditizio. Anzi Passera si dichiara moderatamente ottimista sull’andamento della crisi: il credito è l’unica variabile economica ad avere segno positivo, per cui una ripresa di tutti i settori ad esso legati è possibile.

Societa’ Listino di Riferimento Prezzo Valuta Var%
Allianz Deutsche Börse (XETRA) 65,16 EUR -0,93%
American Express NYSE 24,64 USD 2,24%
Axa EURONEXT 13,72 EUR 1,07%
Azimut BORSA ITALIANA 6,60 EUR 3,37%
Banca Generali BORSA ITALIANA 5,85 EUR 3,91%
Bank of NY Mellon NYSE 29,60 USD 2,42%
Barclays LSE 18,10 USD 2,72%
BlackRock NYSE 174,96 USD 2,70%
BNP EURONEXT 46,27 EUR -1,68%
BPM BORSA ITALIANA 4,22 EUR -2,71%
Citigroup Inc NYSE 3,17 USD 1,28%
Credit Agricole EURONEXT 10,37 EUR 1,62%
Credit Suisse Group SWISS MARKET EXCHANGE 48,00 CHF -0,99%
Deutsche Bank Deutsche Börse (XETRA) 43,83 EUR -2,01%
Dexia EURONEXT 5,62 EUR 2,93%
Fortis EURONEXT 2,39 EUR 0,00%
FT Inv. NYSE 73,37 USD 1,82%
Goldman Sachs NYSE 143,13 USD 0,03%
Henderson LSE 89,00 GBp 1,14%
HSBC Investments LSE 522,00 GBp -0,29%
ING EURONEXT 7,31 EUR 1,35%
IntesaSanpaolo BORSA ITALIANA 2,28 EUR -2,46%
Invesco NYSE 17,48 USD 4,30%
Janus Capital Group NYSE 11,69 USD 2,01%
Jp Morgan NYSE 35,00 USD 2,43%
Julius Baer SWISS MARKET EXCHANGE 41,18 CHF 0,20%
Legg Mason NYSE 23,97 USD 2,70%
Man Group LSE 299,50 GBp 4,63%
Mediobanca BORSA ITALIANA 8,43 EUR -0,12%
Mediolanum BORSA ITALIANA 3,65 EUR -0,07%
Morgan Stanley NYSE 28,27 USD 0,86%
Montepaschi Siena BORSA ITALIANA 1,08 EUR 0,56%
Natixis EURONEXT 1,44 EUR 4,35%
Nordea bank OMXNORDICEXCHANGE 60,20 SEK 1,18%
Raiffeisen wienerborse 26,00 EUR 0,81%
Schroders LSE 843,50 GBp 2,12%
Skandia (Old Mutual) LSE 75,20 GBp 2,45%
State Street NYSE 47,96 USD 2,96%
Ubs SWISS MARKET EXCHANGE 14,28 CHF -1,52%
Unicredit BORSA ITALIANA 1,85 EUR 1,37%

Dati di chiusura del 19 giugno 2009, fonte Bluerating.com;

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