La Pboc confonde i mercati

Ogni giorno può succedere che una notizia, una voce, un rumors possa ribaltare completamente ciò che è successo solo qualche ora prima. E’ il caso delle ultime tre sessioni di mercato con la giornata di ieri iniziata con un dollaro in recupero e finita con la caduta repentina del biglietto verde. Stanotte invece, senza alcun apparente motivo il dollaro ha nuovamente recuperato parte della caduta di ieri pomeriggio. Insomma viviamo nel caos più completo, in assenza di trend e di certezze, ne da un punto di vista macro, ma a questo punto ancor meno da un punto di vista tecnico, in quanto le tendenze che di solito sono confermate da un punto di vista dell’analisi grafica vengono clamorosamente smentite nel giro di poche decine di minuti.
Sfidiamo chiunque a dire che ci capisce qualcosa, la realtà è che mentre ieri mattina eravamo partiti con il recupero del dollaro legato soprattutto alle questioni legate alle cattive notizie dal lato macroeconomico, notizie che avevano fatto aumentare l’avversione al rischio e quindi la tensione sui mercati con conseguenze negative sui listini azionari, ieri pomeriggio la caduta del dollaro è stata causata dalle rinnovate dichiarazioni dei rappresentanti della Pboc (People Bank of China) che sembrerebbero aver richiesto nuovamente alla Comunità Internazionale, e precisamente al prossimo G8, di parlare dell’utilizzo di una valuta di riserva diversa dal dollaro e più precisamente i Dsp (Diritti Speciali di prelievo). La cosa che più sorprende è che ogni giorni i Banchieri Centrali se ne escono con una nuova, senza far caso alle conseguenze che queste dichiarazioni possono avere sui mercati. Non più tardi di qualche giorno fa era sembrato che la questione fosse stata perlomeno accantonata dopo la dichiarazione sempre da parte della Banca Centrale Cinese di stabilità del sistema di riserve internazionali.

Come ormai tutti sanno i Dsp sono la moneta di riserva del Fondo Monetario Internazionale costituita dal 44% di $, dal 33% di €, e dall’11% di £ e 11% di Yen. Potrebbe essere usata nelle transazioni tra Istituzioni  nelle transazioni ufficiali tra Banche per esempio ed è ciò che la Cina chiede, ma secondo molti analisti questa questione non si può porre nel breve periodo ma sarà possibile solo nel medio e lungo termine, almeno in termini di applicabilità pratica.
In ogni caso ieri pomeriggio, come è evidente nel grafico presentato, l’EurUsd è schizzato al rialzo, passando da 1.4050 a 1 4200 nel giro di poco più di 2 ore, movimento giustificato da quanto appena detto, ma ci aspettavamo che dopo questo movimento, la sessione asiatica confermasse questi timori verso il dollaro ed invece nulla di tutto questo è successo. Il mercato lentamente e’ sceso con il recupero del dollaro che appare inspiegabile alla luce di quanto successo ieri pomeriggio. Stanno emergendo rumors di smentite di quanto detto ieri.

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