Tocca un nuovo fondo il debito pubblico italiano registrando un nuovo record negativo. Bankitalia ha oggi aggiornato la nuova stima, informando che il deficit pubblico ha raggiunto 1.752,188 miliardi nel mese di maggio 2009 contro i 1.648,74 miliardi dello stesso mese del 2008. Ad aprile, invece, il debito aveva registrato 1.748,224 miliardi di euro.
Le ormai sconquassate casse dello Sato hanno accumulato da inizio anno, ben 89,6 miliardi di euro di debito, una crescita del 5,4%, vuoi per sostenere il settore bancario, l’economia, le imprese, le famiglie, gli sprechi.
Gli italiani, però, non devono preoccuparsi di un debito ormai insanabile ed irrimediabilmente sopra i rapporti sanciti nello “stringente” Patto di Stabilità e Crescita. Le entrate fiscali, peraltro, sono calate del 3,2% nei primi cinque mesi dell’anno, con una diminuzione degli incassi del fisco pari a 4,5 miliardi di euro. Difatti, le entrate fiscali, al netto dei fondi speciali per la riscossione, sono state pari a 134,8 miliardi di euro nei primi cinque mesi dell’anno, contro i 139,3 miliardi dello stesso periodo del 2008. In sostanza, con una crisi prevista per il 2009 oltre il 5%, il quadro economico italiano va nella direzione indicata da Draghi, una ripresa nel 2010, della quale, però, non si intravedono presupposti alcuni.