Mts non si cede, Lse e Deutsche Boerse dicono addio al matrimonio?

MATRIMONIO LSE-DEUTSCHE BOERSE A RISCHIO – Il matrimonio tra il London Stock Exchange (Lse, proprietario dei listini di Londra e di Milano) e Deutsche Boerse potrebbe saltare. Con una mossa che ha pochi precedenti il gruppo britannico che un anno fa si era accordato col concorrente tedesco per dare vita ad una fusione da 29 miliardi di euro ha anticipato come sia “improbabile” che riesca ad ottenere il via libera dell’Antitrust Ue dato che non intende accettare la richiesta di cedere il proprio 60% della piattaforma di trading Mts come misura compensativa.

ROMA NON GRADISCE CESSIONE MTS – Secondo Reuters, che cita “una fonte vicina al Lse”, a stoppare la vendita di Mta sarebbe stata la ferma opposizione giunta da Roma. Mts ha infatti la fetta più grande del trading di titoli di stato italiani, così l’eventuale cambio di proprietà avrebbe messo in allarme le autorità italiane che si sarebbero messe di traverso. Deutsche Boerse da parte sua ha commentato come la decisione di non cedere Mts sia giunta da Lse, aggiungendo di attendersi una risposta formale dalla Commisione Ue sull’operazione entro la fine del mese.

LSE: RICHIESTA SPROPORZIONATA – In una nota emessa ieri, Lse ha definito “sproporzionata” la richiesta della Commissione Ue riguardo Mts che pure rappresentando una quota modesta del business di Lse è una delle principali piattaforme di trading dei titoli di stato europei ed italiani in particolare e per questo ha una “importanza sistemica” e richiederebbe, nel caso di una cessione, l’autorizzazione di una serie di governi europei e potrebbe danneggiare il più ampio business di Lse in Italia. Così, salvo che la Commissione Ue non cambi le sue richieste riguardo le misure compensative da attuare per ottenere l’autorizzazione, la fusione tra Londra e Francoforte sembra essere finita su un binario morto.

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