In 540 mila perderanno il lavoro entro l'anno

Nel 2009 tra le 350 mila e le 540mila persone perderanno il proprio posto di lavoro. Ad affermarlo il Rapporto sul Mercato del Lavoro 2008, studio realizzato dal Consiglio Nazionale dell’Economia e del Lavoro (Cnel). Il tasso di disoccupazione a fine anno, nell’ipotesi peggiore, potrebbe collocarsi attorno al 9%, precisamente tra il 7,9% e l’8,6%.

Per scongiurare questa possibilità, il governo deve proseguire nelle politiche a sostengo del reddito e delle famiglie, spiega il rapporto. Il rischio, se si proseguirà con questo andazzo, altrimenti, è quello di un continuo aumento del numero di licenziamenti ed un ricorso continuo agli ammortizzatori sociali. A tal proposito, il report sottolinea come la cassa integrazione abbia registrato un rallentamento, seppur si stia mantenendo a livelli assoluti molto elevati, come immaginabile vista la gravità dell’attuale contesto recessivo.

Ad essere più colpito il lavoro a termine, la tipologia di occupazione che più ha subito il processo d’aggiustamento delle imprese, con un impatto che ha gravato, in particolare, nella fascia d’età sino a 35 anni. L’effetto ultimo di tutto questo è una decisa decelerazione salariale, legata alla caduta delle ore lavorative e del wage drift. Ad ogni modo, spiega lo studio, il calo dell’inflazione, gli ammortizzatori sociali ed i sussidi salariali dovrebbero attutire la caduta dei redditi familiari. In sostanza, gli ammortizzatori sono destinati a rivestire un’importanza sempre maggiore negli anni a venire.

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