Trimestrale positiva per Deutsche Bank

Deutsche Bank annuncia i dati trimestrali e i risultati sono molto positivi.
L’utile netto della banca tedesca si è attestato sui 1,092 miliardi di euro, in crescita del 68% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente quando gli utili si erano fermati a 649 milioni di euro. Il consensus degli analisti era fissato intorno ai 985 milioni di euro. L’utile per azione è salito da 1,27 euro dell’anno precedente a 1,64 euro. I ricavi sono aumentati del 46%, attestandosi a quota 7,9 miliardi di euro, ben oltre i 7,2 miliardi attesi dagli analisti.

A trainare la banca teutonica è stato il risultato conseguito dalla divisione di investment banking, che ha totalizzato ricavi per 5,3 miliardi, su un totale di 7,9 miliardi ottenuti dal gruppo, con un aumento dell’84%. Le svalutazioni dovute agli asset tossici sono scese in maniera impressionante, dai 2,1 miliardi del primo trimestre 2009 ai soli 108 milioni di questo trimestre.
Ma ci sono anche degli aspetti negativi che preoccupano gli operatori di mercato. Infatti il management della banca prevede un preoccupante aumento delle insolvenze, a cui lo staff ha deciso di rispondere attraverso l’aumento degli accantonamenti per rischi su crediti fino a 1 miliardo di euro, contro i soli 135 milioni accantonati nello stesso periodo dell’anno precedente.
Il numero uno di Deutsche Bank, [p]Josef Ackermann[/p], non si è sbilanciato sull’andamento dei conti nei prossimi mesi dell’anno. Molto dipenderà da come l’economia mondiale si riprenderà dalla crisi, ma la banca sembra ben attrezzata per far fronte a questa situazione d’incertezza.

Intanto oggi è andata in onda l’ennesima puntata della vicenda che vede coinvolti [s]Intesa Sanpaolo[/s], Credit Agricole e Generali.
Questa volta è Generali a esternare il proprio dissenso sulla situazione che si è venuta a creare. Infatti il Leone di Trieste ha concesso alla banca francese una sorta di ultimatum, obbligandola ad arrivare ad una soluzione entro il 30 settembre prossimo. E’ questo il termine fissato da Generali per arrivare ad una soluzione che vada bene anche all’Antitrust, altrimenti il gruppo assicurativo si riserverà la facoltà di prendere le dovute distanze dalla banca transalpina non escludendo anche di arrivare alla disdetta dell’accordo.
Il termine è stato fissato al 30 settembre, 15 giorni prima della decisione dell’Antitrust, per permettere al [s]Credit Agricole[/s] di rispettare gli accordi e scendere sotto la soglia del 2% nel capitale di Intesa.

Societa’ Listino di Riferimento Prezzo Valuta Var%
Allianz Deutsche Börse (XETRA) 71,14 EUR 0,99%
American Express NYSE 29,20 USD -1,05%
Axa EURONEXT 14,67 EUR 1,91%
Azimut BORSA ITALIANA 7,29 EUR 1,18%
Banca Generali BORSA ITALIANA 6,70 EUR 2,21%
Bank of NY Mellon NYSE 27,05 USD 1,16%
Barclays LSE 304,00 GBp -3,49%
BlackRock NYSE 191,19 USD -0,52%
BNP EURONEXT 51,22 EUR 0,12%
BPM BORSA ITALIANA 4,18 EUR 0,24%
Citigroup Inc NYSE 2,61 USD -4,40%
Credit Agricole EURONEXT 10,33 EUR 0,10%
Credit Suisse Group SWISS MARKET EXCHANGE 50,00 CHF -2,91%
Deutsche Bank Deutsche Börse (XETRA) 52,03 EUR 2,22%
Dexia EURONEXT 5,62 EUR 0,54%
Fortis EURONEXT 2,72 EUR 0,63%
FT Inv. NYSE 80,30 USD -0,34%
Goldman Sachs NYSE 163,21 USD -0,92%
Henderson LSE 102,25 GBp 1,24%
HSBC Investments
LSE 569,95 GBp -0,79%
ING EURONEXT 8,69 EUR 3,15%
IntesaSanpaolo BORSA ITALIANA 2,50 EUR -0,80%
Invesco NYSE 19,74 USD 1,96%
Janus Capital Group NYSE 13,02 USD 0,31%
Jp Morgan NYSE 37,86 USD -0,16%
Julius Baer SWISS MARKET EXCHANGE 48,46 CHF 0,50%
Legg Mason NYSE 27,22 USD 0,33%
Man Group LSE 287,00 GBp -0,35%
Mediobanca BORSA ITALIANA 9,37 EUR 1,52%
Mediolanum BORSA ITALIANA 3,79 EUR 0,80%
Morgan Stanley NYSE 27,97 USD -0,99%
Montepaschi Siena BORSA ITALIANA 1,23 EUR -0,16%
Natixis EURONEXT 1,36 EUR -0,22%
Nordea bank OMXNORDICEXCHANGE 67,50 SEK -0,30%
Raiffeisen wienerborse 31,00 EUR 8,01%
Schroders LSE 925,00 GBp 0,93%
Skandia (Old Mutual) LSE 98,16 GBp 4,98%
State Street NYSE 49,42 USD 1,21%
Ubs SWISS MARKET EXCHANGE 14,92 CHF 0,54%
Unicredit BORSA ITALIANA 2,04 EUR 2,51%

Dati di chiusura del 27 luglio 2009, fonte Bluerating.com;

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