Recuperi inattesi di dollaro e yen

Anche il mese di luglio ormai va in archivio, senza grandi sconvolgimenti o scossoni, e con la solita correlazione tra i mercati che vede le valute rifugio apprezzarsi nei momenti di calo dei listini azionari e viceversa. E’ stato un mese in cui le borse sono salite, mostrando una forza inaspettata, e a cui ha fatto da specchio la discesa di dollaro e Yen che solo nella giornata di ieri hanno recuperato terreno per la correzione delle borse che dopo giorni e giorni di chiusure positive, sembrerebbero aver tirato il fiato.
I dati Usa sono apparsi positivi ad eccezion fatta del consumer confidence, cioè la fiducia dei consumatori, scesa a 46.6 , di più delle attese, ma secondo gli analisti il calo è relativo alle aspettative negative sul mercato del lavoro nel periodo in oggetto, che di solito vede un calo a causa della vicinanza del periodo estivo. Gli altri dati, l’S&P/case Shiller composite Index e soprattutto l’indice Richmond Fed Manufacturing sono rispettivamente sceso del 17.1%, meno delle attese e salito ben più del consensus.
Le price action di mercato però si muovono in modo assolutamente indipendenti dai dati, almeno in questa fase, e il movimento più importante è stato messo a segno dallo Yen dopo giornate di discesa ininterrotta.

Il recupero della divisa giapponese a nostro avviso potrebbe essere temporaneo e l’eventuale tenuta del supporto cruciale in area 93.90 – 94.00 potrebbe rappresentare il supporto per un movimento rialzista che ancora ci parrebbe favorito. Chiaramente molto dipenderà dalla tendenza delle borse e dal fatto che il mese di Agosto che si avvicina potrebbe anche, alla luce di quanto successe lo scorso anno, essere assai volatile.
Gli obiettivi di medio termine di questo movimento a nostro avviso dovrebbero essere posti in area 97.50 e quindi l’area cruciale e psicologica di 100.00 da sempre un baluardo per l’eventuale movimento verso obiettivi più ambiziosi.
Per quel che riguarda gli altri rapporti di cambi segnaliamo la tenuta della sterlina che si avvicina ad un mese storicamente pericoloso per la divisa britannica.

Il grafico settimanale infatti evidenzia il recupero della valuta britannica realizzatosi per tutto il 2009. Ebbene, qualcuno ricorderà come già da dicembre avevamo segnalato il fatto che il 2009 potesse essere l’anno della ripresa della valuta britannica, ma a ben vedere la salita necessiterebbe probabilmente di correzioni. Ora il quadro tecnico di lascia pensare che il range di oscillazione per questa fase potrebbe essere rappresentato da 1.5850 e 1.7078 ovvero confinato dalle due medie mobili a 21 e 100 settimane.

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