Frode Madoff – il trustree chiede 45 milioni a Ruth Madoff

Sono 44,8 i milioni di dollari che Irving Picard, il trustee che si occupa del caso Madoff, sta cercando nei conti e finanziarie intestate a Ruth, la moglie del finanziere più famoso d’America.
 
Secondo quanto riportato dal NYT negli ultimi anni Ruth avrebbe ricevuto milioni di dollari provenienti dalla Bernard L. Madoff Investment Securities, la finanziaria di Madoff al centro della frode. Picard però spiega che questi soldi sarebbero serviti per pagare i conti della vita dorata che si è sempre concessa Ruth, soldi quindi che non spettavano di diritto alla donna in quanto mai assunta nella finanziaria. Per questo Picard, così come prescritto dalla legge fallimentare statunitense, potrà andare recuperare i soldi che la signora Madoff avrebbe intascato e metterli a disposzione del tribunale.
 
Nonostante questa ultima decisione, la posizione di Ruth Madoff rimane immutata e continua ad non essere accusata di aver preso parte alla truffa (la donna ha sempre detto di non sapere nulla circa l’attività fraudolenta del marito) ma questo non la esime dal dover restituire i soldi che con grande probabilità venivano pagati dai clienti vittima della truffa.
 
Del resto la signora aveva fatto di tutto per risultare estranea al raggiro ma cionostante ha cercato di tutelarsi da subito da eventuali brutte sorprese. Tre giorni prima dell’arresto del marito, per esempio, prelevò 11 milioni di dollari della società girandoli su alcuni conti aperti presso Jp Morgan Chase e DWD Associates, una società immobiliare intestata alla donna.  Un tempismo che molti considerano una prova di colpevolezza.
 
Oltre a questo la biondissima donna ha ricevuto diversi altri compensi negli ultimi anni, molti dei quali girati su società satellite dove la donna compare come azionista. Tra le società messe sotto indagine, il fondo di private equity Sterling Equities e il Delta Fund. Negli ultimi sei anni, inoltre, Ruth ha ricevuto 3 milioni di dollari dalla società del marto per pagarsi i conti della carta di credito. Altri 2 milioni invece sono stati girati dalla BMIS verso un’altra società, PetCare RX, anche questa intestata alla moglie.
 
Insomma si stringe il cerchio intorno a Ruth e i suoi familiari. La donna che aveva ricevuto dal giudice il permesso di trannere per se 2,5 milioni di dollari al momento della condanna del marito sembra vicina a perdere tutto.  

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