Mercati – A settembre un nuovo crollo?

Nonostante la prevedibile fiacca estiva dei mercati, tra gli investitori internazionali l’aggettivo “prevedibile” viene considerato quanto mai inadatto al contesto attuale dei mercati. Ciò detto, fare previsioni sui possibili scenari futuri che attendono gli operatori rimane comunque uno sport tra i più amati. A tal riguardo, non sembrano promettere nulla di buono i segnali provenienti dall’indice Vix, come riportato quest’oggi da Milano Finanza.

Come la storia ci insegna, il mese di settembre è spesso il meno brillante dell’anno; partendo da questa considerazione, i future sul Vix, l’indice che misura la volatilità dei titoli, sono in continuo rialzo e questo, ha sottolineato Ronald Egalka, ceo di Rampart Investment Management “è un segnale di pericolo”. A rincarare la dose ci pensa Mark Mobius, guida di Templeton Asset Management, che si aspetta addirittura un prossimo calo del 30% delle borse mondiali. Siamo quindi prossimi a un nuovo, seppur minore, baratro?

In realtà si tratta di singole voci e non di un coro unanime. Se è vero che a partire da marzo abbiamo assistito a un consistente rimbalzo dei mercati, c’è chi, come gli analisti Morgan Stanley, ha sottolineato che al momento il guadagno è solamente del 42% in 5 mesi; considerando che mediamente un rimbalzo al 71% lungo l’arco di 17 mesi, seguita da una correzione del 25% in 13 mesi, le soddisfazioni potrebbero essere ancora dietro l’angolo.

Insomma tra un parere e l’altro, la colonna portante degli stessi sempre essere sempre la medesima. Guarda a caso, si tratta dell’incertezza.

Commento:
“Come la storia ci insegna, il mese di settembre è il meno brillante dell’anno… Non è vero! Nel campo borsistico la storia non insegna un bel niente, queste sono solo scemenze!”

Risposta:
Se va a vedere i trend degli indici borsistici internazionali degli ultimi anni potrà sicuramente notare che il mese di settembre è spesso tra i più “fiacchi”.Questo non significa assolutamente che ogni anno questo trend si ripete, ma il valore di questo si limita alla constatazione stessa su base statistica (come si sà scienza che fa previsioni su base brobabilistica). Se vuole, tutto ciò fa parte del folklore borsistico, che racchiude tipiche concezioni come la frase “Sell in may and go away”. Si tratta di modi di dire, al pari dei detti nostrani; ma è innegabile, questi contengono sempre un fondo di verità.

Vuoi ricevere le notizie di Bluerating direttamente nella tua Inbox? Iscriviti alla nostra newsletter!

Tag: