La sede di Londra di Nomura Holding Inc si ritrova implicata in una causa legale con una società di cacciatori di teste, cominciata ad aprile. La società giapponese aveva rilevato le operazioni in Asia ed Europa di Lehman Brothers dopo che la banca d’investimenti newyorkese era finita in bancarotta un anno fa ed aveva assunto un totale di 8.000 ex lavoratori Lehman. L’acquisto di Lehman ha fornito a Nomura l’opportunità di guadagnare quote di mercato nel commercio europeo, nella sottoscrizione di azioni e nel servizio di consulenza su rilevamenti di società. Nomura, però, si era impegnata a mantenere la gran parte dei lavoratori ex Lehman, distribuendoli tra le varie filiali site in UK, Germania e Svizzera.
Secondo quanto riporta Bloomberg, il giorno del collasso del colosso, Nomura contattò il cacciatore di teste Hogarth Davies e la sua società di Londra, per informarsi sui senior investment bankers della banca fallita. Dal processo, sembra che nel 2007 Nomura ed il signor Davies presero accordi in base ai quali la banca giapponese doveva pagargli 83mila dollari al mese ed una parcella di almeno il 25% della paga del primo anno di ogni esecutivo che la società di cacciatori di teste avesse contribuito a mantenere.
La più grande banca di brokeraggio giapponese è stata, quindi, accusata da Davies di non aver pagato la società per reclutare centinaia e centinaia di dipendenti, secondo quelli che sembravano essere gli accordi, anche se dal processo non è sinora emerso che Nomura avesse ai tempi cercato di negoziare i suddetti compensi per Hogarth Davies e la sua società.
In conclusione, la società di cacciatori di teste vuole essere pagata per ogni persona assunta grazie al proprio aiuto, ma Nomura sostiene che l’accordo rassomiglia molto ad una acquisizione e, di conseguenza, dovrebbe essere pagata con una somma forfettaria. In poche parole, la banca giapponese trova la commissione richiesta da Davies ‘commercialmente assurda’.