Mercato FX pronto per la ripartenza

La tabella di marcia sarà la seguente: attenzione ad ogni dichiarazione dei policymakers che stanno cominciando (senza ovviamente dichiararlo e senza far trapelare nemmeno la minima indiscrezione) a ragionare sulle exit strategies e attenzione sempre maggiore alla pubblicazione dei dati macroeconomici (anche se per ora non potranno essere dei market mover).

Per ora i mercati rimangono concentrati sulle materie prime e sull’equity, ed il mercato dei cambi vive ancora di riflesso in base all’avversione al rischio (o appetito per esso) e non è ancora pronto a vivere di vita propria, ma ci siamo quasi. La partenza di qualche movimento direzionale che ha fatto abbandonare i tanto citati range estivi (EurUsd in primis) ne è testimone.
La disoccupazione sarà il vero cancro da debellare per poter sperare in una ripresa vigorosa dell’economia e tutto quello di cui si avrà bisogno sarà la fiducia delle imprese che dovranno assumere gente per far ripartire produzione e consumi.

In Gran Bretagna il nulla di fatto della Bank of England è stato interpretato in maniera positiva dal mercato. Non aver aumentato l’offerta di pound ha avuto come conseguenza quella di vedere l’EurGbp scendere mentre l’EurUsd saliva (il che ci fa comprendere come sia stato il cable il vero market mover), e tutto questo rafforza la nostra idea di poter vedere una sterlina forte nel medio periodo. Vedremo.

Passando all’analisi tecnica, cominciamo dal consueto eurodollaro. Il cambio è ancora all’interno di un movimento rialzista, con addirittura una possibile accelerazione sino a 1.4725, dopo la rottura di 1.4515. Quest’ultimo livello diventa ora il supporto nel breve, la cui rottura a ribasso metterebbe a rischio la realizzazione dello scenario per oggi.

Il dollaro yen, archiviata oramai la rottura dell’area di supporto a 91.75, lascia presagire un movimento impulsivo sino al doppio minimo di fine anno, in area 87 figura. Nel breve attenzione al supporto in area 90 figura ed alla resistenza chiave di 91.75, oltre la quale vi sarebbe una bella negazione del movimento principale.

GbpJpy – grafico 240 min

Il cable non è riuscito a rompere con stabilità la resistenza di 1.67, punto chiave per una ripresa sino al massimo dell’anno a 1.7050. Il supporto nel breve è posizionato a 1.6580 ed una rottura condurrebbe il cambio circa 100 punti al d sotto, per cui attenzione a strategie di breakout.

Il dollaro franco ha oltrepassato il minimo dell’ultimo anno portandosi nei pressi di 1.0330. Questo rimane il supporto importante nel breve, mentre un rimbalzo del cambio potrebbe spingersi sino a 1.0520.Passiamo al cambio sterlina/yen, dove finalmente (ma non sarebbe potuto essere altrimenti) dopo una lateralità quasi senza precedenti, ci troviamo con una rottura e con nuovi spunti tecnici. Come si evince da un grafico a 240 minuti il cambio sembra aver ritrovato la strada della discesa iniziata ad inizio agosto, a 163.09, dopo aver rotto il supporto di 152.30. Sono due i livelli a cui prestare particolare attenzione: il primo è dato dal minimo del 2 settembre a 149.05, mentre il secondo è dato da 146.80 dell’8 di luglio.

Concludiamo con il cambio EurChf, al tentativo di rottura del supporto a 1.51. Un movimento di questo genere crediamo che, possa portare con facilità il cambio al livello di grande supporto una figura al di sotto,  e presagire ad uno scossone del mercato in generale, con un petrolio in discesa insieme ai listini azionari.

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