Mercati – Troppo avanti dai fondamentali?

Scott Glasser è uno dei gestori più influenti al mondo e personalità di spicco di ClearBridge, società di gestione affiliata al gruppo Legg Mason. Il ClearBridge US Appreciation Fund, fondo di cui Glasser è portfolio manager, è specializzato su azioni di società statunitensi a media e grande capitalizzazione, rappresentando per il settore del risparmio gestito un punto di riferimento.

Le variazioni in portafoglio avvenute negli ultimi tre mesi riguardano principalmente l’alleggerimento del comparto energetico; “Dopo il rialzo del prezzo del petrolio le azioni del settore avevano incorporato il valore generato, tuttavia i fondamentali non risultavano pienamente in linea con i nuovi prezzi, per questa ragione il fondo ha ridotto del 2 per cento l’esposizione sul settore, in linea con il benchmark di riferimento, rappresentato dalla S&P 500”, tuttavia il settore dell’energia, in un ottica di lungo termine, “rimane di grande interesse”, come spiega Glasser.

L’Healthcare rimane il settore maggiormente sottopesato all’interno del portafoglio, tuttavia il “biotech conserva positive opportunità”, così come il settore delle materie prime, grazie alla continua crescita dei paesi emergenti, guidata da un ritorno dell’approccio al rischio da parte degli investitori, dai forti piani di stimolo messi in atto dai rispettivi governi, ma anche da una migliore situazione presente nei bilanci aziendali.

Sul settore bancario Glasser rimane negativo sui più grandi istituti statunitensi, “in quanto il fortissimo rimbalzo avuto dal settore a nostro giudizio non lascia spazi per ulteriori rialzi, tuttavia riteniamo che una società come JP Morgan possa avere discrete possibilità di guadagno, grazie alla specifica struttura di business, per questo rappresenta il titolo del settore finanziario maggiormente pesato in portafoglio”.
Il fondo continua a sovrappesare il comparto assicurativo e l’industriale, sebbene la scarsa vivacità di quest’ultimo abbia in parte penalizzato le recenti performance, “ma l’analisi dei fondamentali ci porta a ritenere buoni risultati per il settore nel corso dell’anno”.

In merito alla sostenibilità del rally, “crediamo che il livello dei mercati siano avanti rispetto ai fondamentali economici, in particolare negli Stati Uniti, e dovremmo assistere ad una fase di crescita nei prossimi due trimestri, per poter affermare che la ripresa sia effettivamente in atto; nel lungo temine i mercati guariranno, ma nel breve periodo il mercato sconta prezzi superiori ai valori fondamentali ancora deboli, crediamo quindi che la ripresa dei corsi richiederà più tempo e sarà più graduale, rispetto al consenso generale”.
    
 

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