Scudo Fiscale – Tutti al riparo

Nonostante la partenza fiacca che aveva fatto tremare il Ministro Giulio Tremonti, oggi il Tesoro tira il fiato e attende i risultati finali.
A partire da questo mese, anche in seguito all’approvazione definitiva del provvedimento scudo comprensivo dell’emendamento Fleres, le private bank registrano un forte afflusso di clientela interessata a rimpatriare capitali, più intenso di quanto non sia stato per le precedenti edizioni.
A monte di questa corsa allo scudo sta sicuramente la maggior pressione esercitata dal Fisco sui patrimoni esteri, nonché la riduzione della finestra temporale entro il 15 dicembre, che impone ai contribuenti di scegliere in fretta.

Nel frattempo l’Agenzia delle Entrate ha fatto pervenire la circolare applicativa che chiarisce gli aspetti della copertura societaria e di fatto amplia la portata del condono. Lo scudo fiscale ora vale anche per le società.
Il documento spiega che la norma per il rimpatrio dei capitali si rivolge “alle persone fisiche e agli altri soggetti fiscalmente residenti nel territorio dello Stato che, anteriormente al 31 dicembre 2008, hanno esportato o detenuto all’estero capitali e attività in violazione dei vincoli valutari e degli obblighi tributari sanciti dalle disposizioni sul cosiddetto monitoraggio fiscale”, si legge nel testo.
In pratica la copertura è estesa anche alle società di cui la “persona fisica” che aderisce ad operazioni di rimpatrio o regolarizzazione è amministratrice o socia, e quindi è protetta da eventuali accertamenti e controlli del Fisco.
Non sussiste più alcun rischio nell’emersione di quei capitali illegalmente esportati all’estero che avrebbero potuto rivelarsi dannosi per le aziende; lo scudo concede la sanatoria. 

Agli sportelli delle banche si segnala un numero elevatissimo di richieste, dunque pare che le stime fatte dal governo sul gettito dello scudo-ter siano confermate. Le richieste finora pervenute sono state presentate soprattutto da parte di contribuenti con casi fiscali semplici, ma si prevede che gli indecisi si muoveranno entro la settimana prossima.
Fattore importante che distingue l’attuale edizione da quelle precedenti è che i portafogli scudati sono anche inferiori al milione di euro, quindi con una copertura di capitali di diversissima entità, quando nelle edizioni precedenti si era notato invece un rientro di patrimoni piuttosto consistenti.
Insomma una vittoria per Tremonti che oggi può festeggiare, nonostante sia difficile dimenticare che si è barattato il gettito fiscale dei patrimoni all’estero con l’immunità di praticamente tutti i reati tributari perseguibili legalmente.

Risposta al commento: se il lettore abbisogna di informazioni più dettagliate sulle fonti può leggere il servizio sullo scudo fiscale effettuato da MilanoFinanza nel giorno venerdì 9 ottobre. Grazie

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