C’era una volta l’America

Il mercato azionario americano non è mai stato così conveniente per gli europei. Nonostante il poderoso rally registratosi a Wall Street dopo i minimi di marzo, i titoli attraggono molti investitori del vecchio continente per via del tonfo del dollaro. Secondo gli analisti le opportunità che si presentano sul mercato in questo periodo sono uniche.

Fuori dai confini Usa i titoli delle società inscritte nell’indice S&P 500 vanno a ruba, per via delle quotazioni altamente vantaggiose e del potere d’acquisto senza precedenti acquisito grazie alla perdita di valore del dollaro, il cui calo sul mercato di protrae da sette mesi.
Il tasso di cambio ha spinto il costo medio per un dollaro di profitti Usa in calo a 13,6 euro, ovvero il livello più basso di sempre in paragone ai mercati globali, situazione di cui gli investitori americano non hanno mai potuto giovare.

Intanto a Wall Street si registra uno stallo, con gli indici poco distanti dalla parità. I titoli finanziari sono deboli, il petrolio sopra i 74 dollari al barile e l’oro che si mantiene ai nuovi massimi storici, super euro a $1.4830.

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