di John Hawkin
… e con esso Marchionne cercherà di convincere due soggetti che iniziano a nutrire più di una perplessità sulla bontà del grande affare al di là dell’Atlantico: il mercato anzitutto, nonostante lo scintillante andamento del titolo del Lingotto che ha superato quota 11 euro, e alcuni rami della multiforme dinastia degli Agnelli.
Che l’aria per Marchionne a Detroit non sia delle migliori e si sia già rarefatta in vista del freddo inverno lo si è capito quando dalle colonne del “Wall Street Journal” è partito un resoconto dettagliato sui malumori che serpeggiano tra i fornitori di Chrysler. E se ne è avuta conferma quando “super Sergio” – che per concentrarsi sulla “mission impossible” ha dovuto persino abbandonare il board della “sua” UBS, dove qualcuno aveva pensato di farlo presidente – ha mandato a casa due responsabili di marchi Chrysler che aveva nominato soltanto quattro mesi fa: Peter Fong, responsabile del brand Chrysler e Michael Accavitti sono stati sostituiti da Olivier François, già capo del marchio Fiat Lancia. L’obiettivo del piano? Far raggiungere a Chrysler l’utile operativo in due anni.
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