Tremonti: mi dimetto, anzi no.

Secondo alcune indiscrezioni apparse sulle testate di due importanti quotidiani, il Ministro dell’Economia Giulio Tremonti, dopo l’annuncio di Berlusconi sul taglio dell’Irap pervenuta al Cna nella giornata di ieri, avrebbe minacciato di dichiarare le dimissioni.

Il Corriere della Sera ha affermato che tra il Presidente del Consiglio e Tremonti oggi vi sarà un chiarimento, ma nessuno ancora è uscito allo scoperto, nessuno ha commentato, se non il Giornale di Feltri che, ovviamente, definisce l’eventuale decisione di Tremonti di abbandonare l’incarico “un errore”.
Tutto ha avuto inizio quando, dalle fila dell’ex Alleanza Nazionale, secondo alcune indiscrezioni, sarebbe stata inoltrata una lettera sottoscritta da alcuni parlamentari ex An in contestazione con la politica di bilancio restrittiva portata avanti da Tremonti. La notizia è stata smentita da Ignazio La Russa, ma alla fine è arrivata una comunicazione ufficiale, che porta la firma di Mario Baldassarri. Il senatore ex ministro dell’Economia ha apertamente criticato la politica attendista di Tremonti, che in realtà non consentirebbe al Paese di avviare una ripresa dalla crisi.

Ma la goccia che ha fatto traboccare il vaso pare sia stata la polemica del premier Silvio Berlusconi nei confronti del suo Ministro dell’Economia, seguita a ruota dall’ultima sorpresa riguardo all’Irap.
L’affronto a Tremonti è stato lanciato bypassando la sua autorità di titolare delle politiche fiscali, rivendicando la scelta del taglio dell’Irap e affidando il compito di diffondere il messaggio al sottosegretario alla presidenza Gianni Letta, antagonista politico di Tremonti.
Per il momento il Ministro dell’Economia gode dell’appoggio del ministro Umberto Bossi, che ha dichiarato l’impossibilità di andare avanti con una maggioranza senza Tremonti, tuttavia la questione Irap potrebbe spostare gli equilibri, avendo la Lega Nord presentato un emendamento alla manovra finanziaria che prevede un taglio alla tassa di 3 miliardi di euro. L’imposta regionale in questione, tuttavia, non è così facile da eliminare, avendo generato nel 2008 un gettito complessivo di 38,152 miliardi.

All’epilogo della vicenda si è giunti oggi nel primo pomeriggio quando, fonti di via XX settembre smentiscono qualsiasi ipotesi di dimissioni del Ministro Giulio Tremonti: “Non si dimette, e’ una cosa che non esiste”, sottolineano.
Inoltre si è appreso che la riunione del Consiglio dei ministri, convocata per oggi alle 12.00, è slittata a data da destinarsi, a quanto pare perchè il presidente del Consiglio sarebbe rimasto bloccato all’aeroporto di San Pietroburgo da una tempesta di neve. Il suo arrivo e’ atteso comunque per oggi. Si attende per stasera la comuncazione della data del nuovo Consiglio.

In giornata giungono anche importanti dichiarazioni di Mario Draghi governatore della Banca d’Italia che, dalla 50esima riunione scientifica annuale della società italiana degli economisti, parla della  crisi e del compito importante che questa ha lasciato in eredità alla categoria. “Ci sono nuovi problemi all’orizzonte”, ha dichiarato.
Tra le sfide più grandi da affrontare ci sono proprio le necessità di uscire dalle misure eccezionali e di sostegno, e soprattutto rientrare da tendenze che si stanno prospettando insostenibili per i debiti pubblici.
Per alleviare le sofferenze del mercato del lavoro, secondo il governatore, è necessario “produrre delle proposte, concrete, quantificate, motivate, che sono alla base di una politica economica efficace”.
Forse le decisioni del ministro Tremonti  sono anche motivate dal fatto che, da economista, questa proposta di riduzione dell’Irap non rappresenta a suo parere una delle proposte efficaci di cui il governatore Draghi ha parlato.

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