Caso raro (a basso costo) di innovazione finanziaria

di Cesare Nistri

Indubbiamente, il punto di forza più rilevante degli Etf riguarda i costi di gestione, molto più bassi di quelli che caratterizzano da sempre i fondi comuni. Qualunque risparmiatore può facilmente prendere nota della commissione di gestione di un fondo, sfogliando semplicemente il relativo prospetto informativo, e confrontarlo con quello di un Etf che abbia simile profilo di rischio. Ovviamente la questione meriterebbe maggiore approfondimento, ma quanto detto in materia di costi costituisce già un primo valido elemento di riflessione. Possiamo facilmente riflettere su come ciò influisca sull’obiettivo principe che ogni investitore si prefigge di raggiungere: difendere i propri risparmi dall’inflazione. Gli Etf non sono comunque la soluzione a tutti i problemi ed è opportuno conoscerne bene la natura e i meccanismi di funzionamento per evitare di scivolare sulla solita buccia di banana. Il fatto di essere negoziato come un’azione, per esempio, implica la necessità di capire come inserire un ordine di acquisto o di vendita. Non dimentichiamoci infatti che gli Etf non si distinguono sempre per la grande liquidità e gli scambi sul mercato possono essere piuttosto infrequenti durante la giornata. Grande attenzione dev’essere quindi dedicata alla fase di inserimento degli ordini. Soprattutto per un investitore fai da te è consigliabile evitare di operare in apertura e di utilizzare i cosiddetti “ordini al meglio”: è preferibile aprire il book in giornata e inserire un “prezzo limitato”.
L’attualità dei mercati può spingere a fare alcune riflessioni sulle caratteristiche di alcuni Etf. In questa fase il dibattito tra gli esperti riguarda soprattutto la durata dell’attuale rally azionario: in questo senso credo che le migliori innovazioni per i risparmiatori potrebbero derivare da nuovi e futuri Etf in grado di inglobare semplici strategie con l’utilizzo di opzioni di facile spiegazione. L’offerta attuale propone già alcuni strumenti interessanti, quali ad esempio l’Etf che replica una strategia di normale investimento azionario sul mercato accompagnata dalla presenza di una Put che copre dai repentini ribassi del mercato. La premessa per l’utilizzo di questi strumenti risiede ovviamente nella conoscenza dei suoi meccanismi di funzionamento e nel ruolo strategico che si vuol dare a questo tipo di scelta: nel caso specifico l’obiettivo è quello di rimanere investiti sul mercato azionario per non perdere tutte le opportunità di profitto, ma senza rimanere interamente esposti ai relativi rischi. Altri obiettivi potrebbero farci preferire un Etf diverso.

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