Le autorità svizzere, in risposta alla retata condotta dalla Guardia di Finanza e dagli agenti dell’Agenzia delle Entrate alle 76 filiali di istituti finanziari elvetici, hanno convocato l’ambasciatore italiano a Berna Giuseppe Deodato.
Secondo il Ministro degli Interni svizzero, Pascal Couchepin, l’operazione rappresenta un atto discriminatorio nei confronti delle banche svizzere, condotta con le modalità di una vera e propria razzia, che ha destato forti preoccupazioni in tutta la nazione. Il portavoce del Governo André Simonazzi ha annunciato la convocazione dell’ambasciatore italiano che “sarà tenuto a fornire spiegazioni su di un’azione percepita come discriminatoria da parte del Consiglio federale”.
Il Governo svizzero si è occupato della vicenda durante la sua seduta di questa mattina e, durante la riunione, è stata decisa la convocazione di Deodato.
“La situazione ci preoccupa”, ha dichiarato Couchepin riguardo al blitz contro gli istituti elvetici, e intanto il Governo svizzero sta seguendo da settimane il dossier italiano in vario modo collegato allo scudo fiscale, mentre il ministro delle Finanze e presidente di turno della Confederazione, Hans-Rudolf Merz, resta in contatto con le autorità del Ticino, il cantone più toccato dalle conseguenze dello scudo fiscale.
Attendiamo sviluppi.