Tornata costante la volatilità

di Gerardo Murano

L’ottimismo generato dal positivo andamento delle principali trimestrali americane sembra essersi esaurito ed anche i dati macro migliori delle previsioni, con il Pil Usa del terzo trimestre che ha battuto le stime degli economisti attestandosi al 3,5%, non hanno prodotto altro che una fiammata di speranza all’interno di una settimana caratterizzata dal colore rosso per i principali indici finanziari. Un clima di incertezza che ha provocato un immediato incremento del livello di rischio percepito dagli operatori e di conseguenza degli indicatori che stimano il livello di volatilità implicita come il Vix (Volatility Index) che nel corso di una settimana ha fatto registrare un balzo in alto superiore al 30%.
Il Ftse Mib ha chiuso con un valore di 22,060.33 nella giornata di venerdì 30 ottobre, a cui corrisponde una variazione del -5,81% da inizio settimana, ed un +13,36% da inizio anno. Le indicazioni emerse nella precedente ottava di contrattazioni sono state confermate con dei segnali di forza relativa all’interno del Ftse Mib riconducibili in prevalenza a titoli anticiclici. Tra questi segnaliamo le indicazioni di interesse per Atlantia, attiva nella gestione in concessione di tratte autostradali, che beneficia di giudizi positivi espressi da importanti banche d’affari e basati su un ritrovato vigore del core business, il traffico autostradale, che per l’esercizio corrente dovrebbe attestarsi sugli stessi livelli del 2007. Segnali di forza anche per Terna, società responsabile in Italia della trasmissione dell’energia elettrica sulla rete ad alta e altissima tensione, che beneficia della plusvalenza derivante dalla cessione della controllata brasiliana Terna Partecipacoes. All’interno del comparto finanziario si registra una sostanziale neutralità rispetto all’indice generale, con le vendite che hanno colpito in maniera più che proporzionale il Banco Popolare, alle prese con un’Offerta Pubblica di Scambio di due obbligazioni emesse dalla controllata Banca Italease, a cui si aggiunge il colosso assicurativo Generali, che ha accentuato la debolezza relativa nel finale di settimana, senza motivazioni apparenti ma con possibili cambiamenti di rilievo tra le partecipazioni rilevanti. Le notizie societarie cominciano ad entrare nel vivo con le diffusioni delle relazioni trimestrali anche in Italia, favorendo una serie di aggiustamenti tecnici che potrebbero rendere la volatilità una presenza costante nelle contrattazioni delle prossime settimane.

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