Benetton-Berlusconi si incontrano al cinema

Presto si accenderanno 24 insegne “The Space” sulle facciate di altrettante multisala per complessivi 242 schermi, sparsi per l’Italia. Un maxicircuito che nasce dall’unione di Medusa Multicinema, gruppo Fininvest, e Warner Villa Cinemas. Nell’operazione si confermano le attitudini diplomatiche dei Letta. Questa volta il negoziatore non è né Gianni Letta, primo fiduciario di Silvio Berlusconi quale sottosegretario alla presidenza del consiglio, né il nipote Enrico, che ricoprì lo stesso incarico di zio Gianni al fianco di Romano Prodi, ma Giampaolo Letta, l’a.d. di Medusa che, a Roma, appena tre settimane fa si è fatto vedere a una soirée libraria di Francesco Rutelli, anteprima della virata al centro dell’ex-sindaco.
Il figlio di Gianni Letta si è alleato con Alessandro Benetton (nella foto), capoclan di seconda generazione del gruppo industriale di Ponzano. E i due, rispettivamente con il 49% del capitale in capo a Medusa Cinema e il 51% in capo a 21 Partners, hanno creato la prima catena di multisala in Italia. Cancellando così definitivamente le vecchie macchie di ruggine risalenti al tempo in cui i Benetton erano gli imprenditori più amati da Prodi. Macchie di ruggine che peraltro già la partecipazione dei Benetton alla cordata Colaninno per Alitalia aveva molto contribuito a sbiadire. Sarà interessare vedere se Giampaolo e il padre Gianni, magari con un aiutino da Alessandro Benetton (in passato con dichiarate simpatie radicali e tuttora in ottimi rapporti con Rutelli), riusciranno a sciogliere la diffidenza che tiene l’ex-sindaco neocentrista a distanza dall’attuale maggioranza.

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