Settembre magro per l’industria

Nel settembre 2009 la produzione industriale mostra un calo del 5,3% rispetto ad agosto, segnando un record in negativo mai verificatosi dopo il 1990.
A rivelarlo è l’indice destagionalizzato dell’Istat che specifica la variazione congiunturale media degli ultimi tre mesi, rispetto a quella dei tre mesi precedenti, è pari a 4%.

In calo del 15,3% rispetto al settembre 2008 l’indice grezzo, mentre quello corretto per gli effetti del calendario scende del 15,7% su periodo annuo.
L’indice grezzo relativo al periodo gennaio-settembre 2009 é in diminuzione del 20,5% e del 20,3% al netto degli effetti di calendario. Rivisto al ribasso il dato di agosto, con un rialzo congiunturale dello 5,8% rispetto al +7% già comunicato.
Per quanto riguarda i settori industriali l’Istat rileva variazioni negative per i beni intermedi (-7,9%), per i beni strumentali (-5,6%), per i beni di consumo (-4,1%) e per l’energia (-3,9%).

Considerando la dinamica tendenziale su settembre 2008 i dati corretti per gli effetti di calendario segnalano un calo del 21,2% per i beni intermedi, del 20,4% per i beni strumentali, del 10,5% per l’energia e del 5,5% per i beni di consumo.
Nota positiva nell’indice corretto per gli effetti del calendario si registrano nella produzione dei farmaceutici (+5,9%) e delle industrie alimentari, bevande e tabacchi (+0,2%). Le diminuzioni maggiori si registrano invece per i macchinari e attrezzature(-27,5%), e prodotti in metallo (-25,2%) e per i mezzi di trasporto (-20,2%).

Nel confronti tra i primi nove mesi di quest’anno e dello stesso periodo del 2008, l’Istat rileva ampie diminuzioni nel settore metallurgico (-32,1%) e i macchinari e attrezzature. (-31,8%). L’unica variazione positiva ha riguardato i prodotti farmaceutici (+2,5%).
coinvolto nel calo di produzione anche il settore automobilistico, per il quale la flessione è stata del 7,9% su base annua, mentre per i primi nove mesi del 2009 sfiora il 30%.

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