Intesa Sanpaolo, un trimestre sopra le attese

Terzo trimestre in crescita per Intesa Sanpaolo, che chiude il periodo con un utile netto di 674 milioni di euro, rispetto ai 513 milioni del secondo trimestre 2009, ma praticamente invariato rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso
Escludendo le poste non concorrenti, quindi basandosi su basi normalizzate, l’utile risulta pari a 816 milioni di euro, mentre il margine di interesse è attestato a 2.605 milioni, in calo del 6,3% rispetto al trimestre precedente e del 14,4% se confrontato con la percentuale del 2008.
Questo calo è causato dall’abolizione della commissione di massimo scoperto con la decorrenza del terzo trimestre.

Rispetto all’anno precedente scendono dell’1,2%, a quota 4.549 milioni, i proventi operativi netti, frutto di commissioni nette per 1.363 milioni, con un calo del 2,7%, e di un risultato del trading di 447 milioni di euro, ricavati anche grazie a 114 milioni di plusvalenze derivanti dalla cessione delle quote di Banca Generali e Natixis.
Gli accantonamenti e le rettifiche per il trimestre ammontano al valore di 885 milioni.

Nel periodo di nove mesi ammonta a 2.262 milioni di euro l’utile netto consolidato, in calo rispetto ai 3.781 milioni dell’anno precedente. Il Core Tier 1 rilevato al 30 settembre era al 7,2%, mentre a quota 8% il Tier 1. tuttavia i due coefficienti calcolati pro forma sarebbero rispettivamente pari al 9,6% e al 10,8%, tenendo in considerazione gli effetti delle operazioni straordinarie effettuate su Findomestic e Intesa Vita.
La trimestrale batte di molto il consensus degli analisti, e per il 2009 Intesa prevede un risultato netto superiore al 2008, nonostante questo trimestre si dimostri l’unico in linea con i risultati dell’anno passato.

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