Allarme Bankitalia sulle obbligazioni societarie

Secondo lo studio emerge che la rischiosità di un portafoglio ben diversificato di obbligazioni societarie non varia significativamente al variare del merito di credito delle obbligazioni che lo compongono.
La spiegazione di questo dipende dal fatto che le obbligazioni con merito di credito più basso pagano interessi più elevati, i quali, in media, compensano le maggiori perdite in conto capitale generate da tassi di insolvenza più alti.
In particolare nel valutare la rischiosità di un’obbligazione bisogna prestare attenzione a diversi fattori quali: tempo, inflazione e volatilità.
Infatti la rischiosità delle obbligazioni societarie aumenta non solo al salire della volatilità dei loro rendimenti, ma anche in periodi di inflazione elevata e muta nel corso del tempo. Diverso il caso invece di strumenti con rendimenti a scadenza prossimi allo zero.
In questo caso il rischio si alza perché come spiega il paper di Bankitalia (nella foto il governatore Mario Draghi), le obbligazioni tendono a essere meno rischiose nei periodi in cui il loro rendimento a scadenza è più elevato. Questo è dovuto al fatto che storicamente alti rendimenti a scadenza hanno protetto gli investitori contro il rischio di perdite in conto capitale. I bassi rendimenti a scadenza registrati nell’ultimo decennio hanno, in parte, fatto venire meno questa protezione, rendendo di fatto più rischiose le obbligazioni societarie.

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