Regno Unito: verso la riforma dei bonus bancari

In previsione dei reporting stagionali sui bonus delle banche del Regno Unito, l’ultimo sondaggio tra 654 professionisti del settore finanziario, realizzato da eFinancialCareers.com, indica che molti bankers della City non prevedono grandi fortune quest’anno – nonostante la maggior parte di essi veda il 2009 come un’annata più rosea del 2008.

Secondo i risultati del sondaggio poco più della metà degli intervistati (55%) si aspetta di ricevere quest’anno un bonus di entità superiore a quello dello scorso anno. Il 18% di loro si aspetta addirittura che nel 2009 il bonus sia del 71 % o più rispetto a quello del 2008. Tra coloro che si aspettano un aumento, il 37% però afferma che la ragione principale della potenziale crescita dei bonus derivi dal fatto che quelli del 2008 sono stati “incredibilmente bassi” e solo il 27 % attribuisce la crescita alle “performance aziendali” che si sono registrate.

I risultati del sondaggio suggeriscono come per molti ci sia una situazione statica o in peggioramento e un terzo circa dei rispondenti (il 34%) si aspetta bonus pari o inferiori a quelli del 2008, mentre 1 su 10 non si aspetta di ricevere alcun bonus per quest’anno. Tra le persone che prevedono bonus ridotti, la principale motivazione addotta sta nelle scarse performance delle società per cui lavorano.
 
Se si esamina la struttura dei bonus, i risultati del sondaggio suggeriscono inoltre che molte organizzazioni finanziarie nel Regno Unito, stanno iniziando a prendere in considerazione le riforme ancor prima della vera e propria implementazione della nuova regolamentazione. Tra i partecipanti al sondaggio, il 43% ritiene che le politiche compensative delle loro società stiano già seguendo – o siano già sul punto di seguire -  le raccomandazioni FSA anche se il 57% degli intervistati non si aspetta che la propria azienda cambi la struttura dei bonus già da quest’anno, nonostante le raccomandazioni FSA.

Inoltre, in contrasto con le attuali raccomandazioni FSA, quasi il 59% di chi si aspetta di ricevere un bonus quest’anno non ritiene che l’erogazione verrà posticipata. C’è poi invece un 28% si aspetta che venga posticipata in parte (tra il 10 % e il 50 % dell’ammontare totale del bonus) e il 9% che si aspetta che la quota posticipata sarà superiore al 50 %.

L’indagine di eFinancialCareers.com tra i professionisti che sono alla prima esperienza nel front office dimostra come la maggioranza (il 56%) sia preoccupata che l’attuazione del quadro del G20 per un più ampio reperimento di capitali,  le nuove regole sulla liquidità e le riforme di compensazione avranno un impatto negativo sulla futura competitività del settore bancario inglese. Fatto salvo questo punto, un esiguo 28% ritiene invece che non ci saranno conseguenze, mentre il 16 % non ha una posizione precisa in merito.

Tra coloro che esprimono preoccupazione, la ragione principale è la paura che non tutte le aree mondiali  adotteranno il quadro del  G20 con il risultato che il Regno Unito sarà penalizzato rispetto a chi deciderà di ignorarlo. La seconda preoccupazione principale è che le differenti regolamentazioni all’interno dei vari Paesi del G20 potrebbero condurre a una implementazione non uniforme all’interno dello stesso G20.

John Benson, CEO e fondatore di eFinancialCareers.com, ha commentato: “Il nostro sondaggio mostra una situazione complessa nel Regno Unito nel momento in cui il settore finanziario fa i conti con le riforme. A nostro avviso il modo in cui le imprese ristrutturano le loro politiche di compensazione alla luce del G20, le manovre del governo, le iniziative degli enti regolatori e della Banca Centrale saranno il tema dominante per le aziende che lottano per assumere o trattenere i migliori talenti.”

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