Scudo – Solito affare all’italiana

Sono più di 14.000 i contribuenti che hanno aderito alla sanatoria Usa, che comportava il pagamento completo delle tasse arretrate, sanzioni ridotte e niente carcere.
L’Agenzia delle Entrate americana Irs (Internal Revenue Service) ha offerto ai propri contribuenti uno scudo fiscale al quale hanno aderito 14.700 persone, tutte autodenunciatesi per avere in cambio solo la possibilità di versare per intero le somme dovute, senza sconti sulle imposte a differenza dello scudo fiscale italiano, con una riduzione delle sanzioni e, nella maggioranza dei casi ma non in tutti, la garanzia di non subire procedimenti penali.

David Ogden, viceministro della Giustizia ha commentato: “Il messaggio ai contribuenti americani è chiaro: l’epoca del segreto bancario e dei beni nascosti è finita”, annuncia, “Continueremo a lavorare in collaborazione con l’Irs e i nostri partner internazionali per far sì che le leggi tributarie abbiano un carattere egualitario e che la supremazia delle legge sia garantita”, ha affermato.
Poi conclude con i ringraziamenti: “Ci congratuliamo con l’Irs e il dipartimento divisione tributaria, così come ci congratuliamo con i nostri partner del governo svizzero, per i risultati raggiunti”.
Ci complimentiamo con la Svizzera?
Si, perché la Svizzera comunicherà all’Agenzia delle Entrate americana i nomi dei clienti statunitensi che posseggono depositi presso la banca Ubs per almeno 1 miliardo di franchi (circa 660.000 euro) non dichiarati al fisco americano, o che sono in possesso di depositi per 250.000 franchi sui quali hanno commesso “comportamenti fraudolenti”, o che infine hanno percepito in tre anni redditi per almeno 100.000 franchi.

Questi sono infatti i criteri definiti da Berna per rendere operativo l’accordo firmato con gli Stati Uniti il 19 agosto sul contenzioso fiscale. In quell’occasione era stato reso noto che la Svizzera avrebbe fornito i nomi di 4450 probabili evasori fiscali statunitensi, comunque meno del 10 per cento rispetto ai 52.000 clienti statunitensi di Ubs. I clienti Ubs di cui saranno consegnati i nomi avranno 30 giorni per presentare appello. 
Possiamo comprendere che forse queste condizioni per il nostro Paese non fossero sufficienti, ma valeva la pena scatenare le tensioni in corso con la Confederazione elvetica per evitare che i capitali rimanessero su suolo svizzero, mentre dall’altro lato si è concessa una super sanatoria agli evasori italiani nonché un condono per quasi tutti i crimini tributari?
Forse l’esempio degli Stati Uniti d’America in questa occasione avrebbe potuto insegnarci di più.

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