di Marcella Persola
Se il settore bancario è quello che ha scontato maggiormente gli effetti della crisi finanziaria, dall’altra il terzo trimestre sta mostrando segnali di stabilizzazione. La crisi finanziaria, le difficoltà del mercato del credito e la recessione economica sono stati tra i fattori principali che hanno influito sui risultati delle aziende italiane. Ma i risultati non sono stati da buttar via, anche se sono stati tali perché le società hanno agito principalmente sui costi, riducendoli, invece che presentare maggiori ricavi. Soprattutto per il settore industriale. In quello bancario le difficoltà principali si sono chiamate aumento delle riserve.
Ma la corsa dei titoli non sembra essersi esaurita. Per il prossimo trimestre le previsioni sono di un’ulteriore corsa. Corsa che non dovrebbe privilegiare il settore bancario, che dovrebbe ancora risentire delle difficoltà della crisi. Tesi confermata anche confrontando quelli che sono le variazioni anno su anno degli utili dei titoli quotati a Piazza Affari. Dalla tabella a lato emerge che il settore bancario è stato tra quelli più penalizzati. Hanno fatto molto meglio, oltre che i settori industriali, i titoli che presentano una caratterizzazione specifica o quelli che hanno un business internazionale e non soltanto domestico e quelli maggiormente esposti su mercati emergenti, come Cina e India. Come ad esempio Bulgari. Un titolo che secondo gli analisti farà bene anche nel prossimo quarter.
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