Brunetta, meglio io di Tremonti

Si apre un secondo capitolo dell’alterco interno al governo tra il ministro della Pubblica amministrazione Renato Brunetta e Giulio Tremonti, ministro dell’Economia.

“Io sono più rigorista di Tremonti”, ha dichiarato Brunetta, insistendo sui veti posti dal suo rivale sugli emendamenti alla finanziaria, “ma nel rigore si può fare lo sviluppo”, continua sostenendo la solidità della propria posizione: “Io queste cose le conosco bene perché io sono un economista, Tremonti invece no” (gnègnègnè), continua a polemizzare con toni sempre più provocatori.

Brunetta ha inoltre preannunciato che “sarà bene discutere già nel Consiglio dei ministri di venerdì del cambio di passo verso lo sviluppo”, richiesto peraltro anche dal presidente di Confindustria Emma Marcegaglia.

Immediati sono giunti i commenti dell’opposizione:
“Le liti tra i ministri Brunetta e Tremonti”, ha dichiarato Marina Sereni, vicepresidente del gruppo Pd alla Camera, “ricordano una delle più esilaranti commedie italiane interpretate dal grande Sordi, Il marchese del Grillo. Ma, mentre loro disquisiscono di titoli accademici, gli italiani non si divertono per nulla e combattono ogni giorno con le difficoltà economiche, con la disoccupazione, con l’impossibilità di investire”.

Esattamente.

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