L’Oracolo – Anch’io come Terminator

Ricordate quel famoso film, interpretato dall’attuale governatore della California, in cui un braccio meccanico di un robot venuto dal futuro rischiava di innescare un processo che avrebbe infine condotto all’Apocalisse nucleare?
Detta così la trama sembra scritta da un branco di scimmie chiuse in una stanza con una macchina da scrivere, ma chi ha visto il film si ricorderà che non era così male.
Per questo chiedo scusa a voi e a James Cameron.
Comunque, quel braccio esiste davvero, ma Schwarzy stavolta non centra niente.

Viviamo in un periodo in cui il progresso fa passi da gigante e in cui spesso investire sulle nuove tecnologie può fruttare molto denaro. Questa volta la notizia è sia interessante per il mercato che per la scienza medica, perché un team di scienziati europei ha fatto il colpaccio, senza peraltro aiuti da parte di robot venuti dal futuro.
È stato ideato, progettato e costruito un arto robotico che può essere impiantato in un corpo umano e controllato dal cervello. Questa “SmartHand” si può infatti connettere con le terminazioni nervose del braccio e, dotata di un’interfaccia, è in grado di ricevere messaggi dal cervello ma anche ritrasmettere informazioni sotto forma di sensazioni. Gli ideatori stanno già studiando un involucro di pelle sintetica in grado di passare informazioni al cervello e la scoperta potrebbe rivelarsi importante per molte persone che sono state private di un arto in un incidente o nel corso di un conflitto.

Come il personaggio interpretato da Will Smith nel fantascientifico “Io Robot”, grazie a questa scoperta si potrebbe aprire la via ad un nuovo ramo della chirurgia robotica, nonché un nuovo immaginario futuristico in cui non sarà l’umanità a combattere contro la macchine ma sarà l’uomo stesso ad essere in parte un robot.

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