Grecia a rischio default

L’agenzia di valutazione del credito Fitch ha abbassato il rating sovrano della Grecia da un livello A- ad un BBB+, riportandolo al valore di 10 anni fa.
Le ripercussioni di questa mossa sono state immediatamente avvertite sia dal mercato greco come da quello europeo.

Il valore dei titoli di Stato è precipitato in picchiata, mentre la Borsa di Atene ha registrato una perdita del 6% con i bancari molto penalizzati e il rendimento dei bond che ha raggiunto il livello più alto mai toccato dal 4 maggio scorso.
Anche la moneta unica ha subito un contraccolpo, assestandosi al di sotto della quota di 1,4690 dollari.
Per la Bce la decisione di Fitch si è rivelata molto preoccupante, esistendo un concreto rischio che le obbligazioni greche possano essere escluse a breve dalle operazioni di rifinanziamento.
La votazione di BBB-, infatti, è oggi accettata solo come conseguenza di una misura eccezionale introdotta per far fronte alla crisi, ma questa norma rimarrà in vigore solo fino alle fine del 2010, termine entro il quale i limiti potrebbero tornare a livello A-.

Una situazione di questo tipo si rivelerebbe drammatica per il Paese, soprattutto per gli istituti di credito che si rifinanziano presso la Bce attraverso obbligazioni greche; il voto attribuito da Fitch potrebbe infatti indurre gli investitori a liberarsi dei bond greci rendendoli inutilizzabili nelle aste della Banca centrale.
La commissione europea si è dichiarata pronta a sostenere Atene per evitare la bancarotta, ma tutto è essenzialmente nelle mani del nuovo esecutivo, che ha il compito di sanare un deficit salito a quota 12,7%.
Il ministro delle Finanze George Papaconstantinou ha dichiarato che, se sarà necessario, il governo varerà una nuova manovra per fronteggiare la situazione.

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