Il dollaro ruba la scena a tutti

Questa mattina lo ritroviamo a 1.4675 e sembra che non abbia intenzione di fermarsi.

I dati di venerdì hanno sicuramente aiutato il recupero del biglietto verde. Le vendite al dettaglio relative al mese di novembre sono uscite addirittura più di due volte superiori rispetto alle aspettative, che si attestavano a +0.6%, facendo registrare un +1.3%. Interpretazione: consumi in ripresa, anche se lenta. L’unico campanello di allarme ci deve arrivare dal fatto che ultimamente ci sono stati parecchi sconti negli States e che il dato precedente, quello di ottobre, è stato rivisto al ribasso da +1.4% a +1.1%.

Anche l’indice di fiducia dell’Università del Michigan ha fatto segnare un rialzo rispetto al precedente 67.4, arrivando a 73.4 e superando le aspettative di 4.6 punti.
E la correlazione tra dollaro giù e borse su (e viceversa) sembra essersi del tutto spezzata, dopo le prime avvisaglie che ci erano sopravvenute settimana scorsa.

Anche le materie prime fanno segnare delle battute di arresto, con il petrolio sceso sotto quota 70 dollari al barile e l’oro a 1.127 dollari/oncia.

Mancano 10 giorni a Natale, possibile che la liquidità si faccia inferiore e che si vedano movimenti intragiornalieri molto volatili, per cui attenzione e leve non molto elevate.

UsdJpy – grafico 60 min

Spostando la nostra attenzione sull’analisi tecnica, possiamo dire che alla fine l’euro ce l’ha fatta a raggiungere il minimo degli ultimi due mesi di scambi, 1.4620, arrivando persino a superarlo di qualche punto e riaffacciandosi ad 1.45 (figura dimenticata dal lontano 5 di ottobre). La correzione in atto, di più di 500 punti, potrebbe aver trovato ora un primo scoglio: se così fosse aiutandoci con le percentuali di ritracciamento di Fibonacci, riusciamo a trovare il primo livello di eventuale resistenza, suggerito dal 38.2% a 1.48 figura, quasi coincidente peraltro con il doppio massimo del 9 e dell’11 dicembre.

Un grafico orario di dollaro yen aiuta a comprendere i passi futuri del cambio. Troviamo infatti che il minimo del cambio della notte a 88.40 coincida perfettamente con una precedente area di congestione rafforzandone così l’importanza. 89 figura è il primo livello di resistenza giornaliero, seguito da 89.30.

Il cambio EurJpy successivamente alla netta discesa di venerdì ha evidenziato due livelli chiave: abbiamo una resistenza a 131.50 e un’area di supporto prossima a 129 figura.

Il cable continua ad essere arginato all’interno di un’area di resistenza, di 200 punti, compresa fra 1.6170  e 1.6370. Come sempre, massima attenzione ad un eventuale movimento di break out.
Il dollaro franco ha visto un deciso movimento di salita venerdì, andando a testare il massimo dei primi di ottobre in area 1.0370. L’inversione da questo livello trova una prima area di supporto a 1.03 figura.

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