Usa, in arrivo l’agenzia di controllo sulla finanza al consumo

Grande vittoria alla Camera dei Deputati negli States, dove i democratici hanno approvato i più grandi cambiamenti nella normativa finanziaria dai tempi della Grande Depressione, una vittoria per l’amministrazione Obama, che giunge peraltro in un momento in cui l’indice di approvazione per il suo operato scendere sotto il 50% dei consensi.

Il progetto del presidente è quello di attuare misure e impiantare paletti che siano in grado di tracciare una strada per il futuro, in modo da impedire nel futuro che una crisi come quella che si è abbattuta sul mondo lo scorso anno non si ripeta più.
Il disegno di legge prevede la creazione di un consiglio inter-agenzia che vigili sul rischio sistemico nell’economia, oltre che dare un “giro di vita” all’industria dell’hedge fund e alle agenzie di rating. Compito del consiglio sarà inoltre avviare un organo di controllo sulla finanza al consumo, che imponga alla politica monetaria della Federal Reserve un esame senza precedenti da parte del Parlamento, oltre a produrre nuove riforme.
L’avvio di questo organo di controllo ha tuttavia incontrato una forte opposizione da parte dei repubblicani, affiancati dai “lobbysti” che da mesi combattono per ritardare le riforme criticando le intrusioni del governo nelle attività economiche. Lo scontro si concretizzerà in corso di approvazione della riforma in Senato, dove si premerà per ottenere una norma di minor impatto.

Il presidente Barack Obama è quindi intervenuto in difesa del nuovo organismo, la Consumer Financial Protection Agency, verrà istituita per “mettere fine alle condotte ingannevoli e disoneste di banche e istituzioni”, in merito a carte di credito e di debito, mutui, prestiti.
L’accusa rivolta dagli oppositori è che questa agenzia soffocherà l’innovazione riducendo la scelta a disposizione dei consumatori, ma il presidente Obama ha fortemente respinto questa ipotesi:
“Gli americani non sceglieranno di essere resi vittime di commissioni misteriose, cambiamenti di termini contrattuali e pagine e pagine scritte fitte. E mentre va incoraggiata l’innovazione, non devono esserlo schemi rischiosi che minacciano la nostra economia”, ha dichiarato.
Il presidente Usa, inoltre, ha espresso alcune considerazioni in merito all’economia, con particolare preoccupazione ai jobless claim:
“Ci sono buoni segnali per il futuro ma poco conforto per tutti i nostri vicini che restano senza lavoro”.

 

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