Mercato FX in consolidamento

A quanto pare, infatti, queste mosse daranno più flessibilità in futuro alla RBA, e forse il comportamento dell’Aussie ci può spiegare questo fatto: con i rialzi, non abbiamo visto rialzi incredibili nell’AudUsd e anche contro il Kiwi (Nzd) la battaglia rimane accesa e leggermente a favore di quest’ultima.

Al mercato, affamato di rendimento, non interessano questi pettegolezzi: la mancata continuazione dell’apprezzamento deriva dalle scommesse del mercato monetario che scontano un periodo di “inattività” da parte del governatore Stevens. Come dire che il mercato, anche in questa ultima parte dell’anno, vuole azione e non riflessione.

Passiamo ora ad uno sguardo d’insieme del mercato: con i piani di Citigroup di ripagare i fondi del TARP, con il supporto di Abu Dhabi ($10 mld) a Dubai World e il deal di Exxon per acquisire XTO ci saremmo dovuti aspettare uno scossone sul mercato e invece tutto tace.

Il consolidamento nel mercato FX riflette probabilmente la mancanza di dati USA, dati che servono ai deboli di cuore per prendere decisioni di investimento in questo regime di incertezza. A noi sembra che qualcosa sia cambiato, visto che l’Euro consolida sui minimi, avendo infranto la trendline rialzista che vi proponiamo oramai da tempo.

Ora stiamo aspettando l’arrivo a 1,4500… ma ci aspettiamo anche le montagne russe prima di arrivarci. Anche perché la decisione sui tassi USA (e più importante, il commento tecnico di Bernanke) arrivano mercoledì. Il mercato sta probabilmente attendendo una conferma/disdetta della solidità dei dati sull’occupazione americana, nonché una qualche parola spesa sul fronte inflazione.

In effetti questa è la “settimana dell’inflazione” a livello mondiale quindi guardiamo bene tutti i numeri di CPI, PPI che escono dai vari paesi per vedere se almeno gli acquisti natalizi  riescono a dare una spinta al mercato.

EurUsd – grafico 60 min

Tiene duro il supporto, se vogliamo anche psicologico, di 1.46 figura.

Il cambio eurodollaro si è affacciato per qualche istante al di sotto di questo ed ora ha iniziato un movimento all’interno di una fascia laterale che  è inclusa in circa 100 punti di trading. Abbiamo il supporto sul livello di minimo degli ultimi giorni (1.4587) e la resistenza a 1.4683 (livello suggerito dal massimo degli ultimi due giorni di scambi, coincidente con una precedente area di congestione).

Osservando il dollaro yen, ma da una nuova prospettiva, è possibile notare come il cambio sembra essere entrato in una tendenza rialzista successivamente al minimo di fine novembre in area 85 figura. Affinché questa idea rimanga viva il cambio deve mantenersi per le prossime ore di scambi al si sopra della trendline di supporto che è venuta a crearsi, passante per 88.50.

Continua la fase laterale del cambio GbpUsd. Il cable si trova questa mattina equidistante da 1.6170 e 1.6370, i due livelli ancora da superare per un ritorno di volatilità sul cambio.
Il dollaro australiano ha trovato in 0.9190 un grande livello di resistenza. Questo è infatti il livello che racchiude l’idea di un dollaro australiano in ripresa (rispecchiando un buono stato di salute dell’economia) a ricercare i massimi storici.  

Il dollaro/franco appare impostato per andare a superare il livello massimo di resistenza a 1.0365. Attenzione alla tenuta del supporto di 1.0295.

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