Finanziaria, è questione di fiducia

Il governo pone il voto di fiducia sulla Finanziaria. Il ministro per i Rapporti con il Parlamento Elio Vito lo ha annunciato in aula: la fiducia, ha spiegato, è da porsi “sul testo della commissione”.

Alla comunicazione è seguita un’immediata replica di Gianfranco Fini, presidente della Camera, che ha definito la manovra deprecabile: “La decisione di porre la fiducia sulla legge Finanziaria è legittima perché costituzionalmente prevista e rientra nelle prerogative dell’Esecutivo”, dichiara, ma “deprecabile perché di fatto impedisce all’Aula di esaminare gli emendamenti”.

Fini ha inoltre rammentato di aver prolungato i termini dell’iter per consentire un dibattito approfondito e dare alla commissione il tempo di approvare un testo per l’Aula. Secondo il presidente della Camera  la decisione “non può essere in alcun modo considerata una decisione di carattere tecnico, non essendo giustificabile con ostacoli procedurali”, perche, “l’opposizione non ha avuto atteggiamenti ostruzionistici”, dunque ha aggiunto, “la scelta di porre la fiducia non può che essere considerata dalla presidenza che come una decisione attinente a questioni di carattere politico”, per questo, “la presidenza della Camera considera deprecabile la decisione del governo”.

L’intervento di Fini è stato accolto da molti applausi, provenienti dai banchi dell’opposizione ma non solo.

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