I premi “trasformati” in azioni vincolate

Una decisione, o meglio un compromesso, che arriva dopo mesi di trattative con gli azionisti della banca d’affari, decisi a dare un taglio ai compensi da capogiro dei banker. «Le modifiche che abbiamo annunciato – spiega Lloyd Blankfein, amministratore delegato e presidente di Goldman Sachs – riflettono i principi discussi a maggio con i nostri azionisti. Riteniamo che questi metodi di pagamento siano i più solidi e incentivino un comportamento che è nel miglior interesse del pubblico e degli investitori». E non parliamo di spiccioli.

Alla fine del 2009 – secondo quanto riporta il Wall Street Journal – ciascun dipendente guadagnerà in media 700.000 dollari. Solo nei primi nove mesi dell’anno, la banca ha già pagato i suoi dirigenti ben 16,7 miliardi di dollari. Nel 2009 Goldman Sachs ha realizzato profitti record. La banca ha dimostrato una solidità superiore a tutte le sue rivali a Wall Street, uscendo velocemente dalla crisi. La società, inoltre, è stata una delle prime a restituire al governo i prestiti ricevuti nell’ambito del Tarp. Ma i compensi dei dirigenti, altissimi, e concessi in un momento di gravi difficoltà economiche per il Paese, hanno attirato non poche critiche. Negli ultimi mesi la società era stata attaccata più volte a causa degli stipendi assegnati ai propri manager, remunerazioni considerate eccessive per lo stato dell’economia americana, e soprattutto inappropriate dopo i miliardi di dollari in denaro pubblico ricevuti per superare la crisi finanziaria.

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