Attenzione al secondo semestre

Siamo arrivati alla fine dell’anno ed il risultato a consuntivo registrato dai mercati finanziari nel 2009 può essere considerato assolutamente lusinghiero. Quella che poteva rivelarsi un’annata catastrofica, in linea con i presupposti nefasti innescati dalla crisi avviatasi dopo il default di Lehman Brothers, si è invece concretizzata in un brillante recupero degli indici azionari. Archiviato con successo insperato il 2009 è adesso doveroso chiedersi quali potrebbero essere gli sviluppi per il nuovo anno e le variabili da monitorare con maggiore attenzione. Innanzitutto, partendo dall’analisi macroeconomica, i tassi d’interesse, almeno per il primo semestre, dovrebbero mantenersi sui livelli minimali già adottati dalle banche centrali per fronteggiare lo stato di disagio economico-finanziario. Ciò al fine di evitare che gli effetti negativi di politiche di exit strategy troppo ravvicinate possano intaccare una ripresa ancora incerta e una stabilità finanziaria ancora fragile, come dimostrato dai casi recenti di Grecia e Dubai world.
 
Certamente, le strategie più aggressive di quantitative easing saranno edulcorate o annullate, come ad esempio le misure di riacquisto di asset più o meno tossici, ma i bassi tassi d’interesse continueranno dunque a fungere da sostegno per il mercato azionario. Dal punto di vista della crescita, i dati sul Pil globale dovrebbero inoltre confermare il trend di ripresa del ciclo economico internazionale, trainati dalle buone performance dei paesi emergenti, Cina in primis.

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