L’Oracolo – Il matrix dell’autoscatto

L’epoca moderna con la sua tecnologia e la multimedialità ci ha regalato confort e un sacco di programmi comodi, che ci hanno semplificato la vita e reso alcune sgradevoli incombenze molto più semplici.
Tuttavia il mezzo multimediale e la tecnologia ci hanno anche appioppato alcune delle più grandi maledizioni che l’umanità possa ricordare dopo le 7 piaghe d’Egitto e l’insopportabile zeppola di Silvio Muccino sul grande schermo.
Il computer ci ha regalato una fantastica tintarella verdastra, oltre al sedere piatto e un’insistente merlite che colpisce 3 nerd su 4. Ah! Dimenticavo! Il mezzo multimediale ha dato vita alla razza dei nerd! Si, una vera e propria razza come quelle dei libri fantasy, che vive di una propria cultura in un mondo oscuro celato ai più, dove si parla una lingua diversa e tutti hanno un aspetto sgradevole.

A mio parere, dopo la superfarsa del millennium bug, la più atroce sofferenza che la tecnologia, e in particolare il web, ci ha regalato è stata Facebook.
Si, come tutti ce l’ho anche io, perché dopo aver provato a resistere alla tendenza e vivere libero da questo flagello, nel giro di due settimane mi sono ritrovato a vivere isolato dal mondo, senza nessun tipo di contatto con l’esterno, tutte le persone che conoscevo erano state risucchiate in questo Matrix dell’autoscatto in bagno: se non esisti su Facebook NON ESISTI.
Ora la vicina dell’amica della cugina di una tizia che era in parte alla mia classe alle elementari sa che cosa ho mangiato a capodanno.
E ovviamente nessuno evita di condividere nell’etere quelle fantastiche fotografie di capodanno dove sembri gollum dopo una cura a base di vodka martini, “taggandoci” poi sopra bello bello il tuo nome cosicché anche il tuo capo le possa vedere.
Si, io odio Facebook, tanto che la stessa password del mio account è un improperio verso questo orrendo sistema che permette a tutti di infiltrarsi nella tua vita privata, costringendoti a dover sopportare paginate e paginate di idiozie senza senso e banalità di ogni tipo, condite da una bella dose di pettegolezzi degni della peggiore versione di Maria de Filippi.

Beh. Ho deciso per questo di suicidarmi.
Si, da oggi si può fare.
Per uscire da questo tunnel insopportabile esiste una via d’uscita che vi permette di sparire dalla multimedialità soffocante con un harakiri virtuale che vi farà uscire da Matrix senza dover scegliere tra la pillola rossa e quella blu, e non sto parlando della pubblicità del Buscofen contro i dolori mestruali.
A offrire questo rapido mezzo di morte è il sito web Suicide machine, che vi permette in meno di un’ora di liberarvi di tutti i vostri account sui siti partecipati, cancellando profili e dati sensibili.
Purtroppo per voi è già tardi, perché il sistema onnisciente Facebook, che vi vuole tenere imprigionati, è già intervenuto per bloccare l’utilizzo del servizio dopo la cancellazione di 50.000 amici e la disattivazione di più o meno 500 profili.
È una macchina astuta che si è impossessata delle vostre vite e non vi lascerà andare a meno che voi non cerchiate la resistenza.
Si, siate anche voi come Keanu Reeves, cercate i terroristi di Facebook, perché i creatori della Suicide machine sono già all’opera per aggirare il blocco e risolvere il problema.
Cercateli, e saranno loro a venire da voi.
Una volta scollegati da Facebook vedrete quanto è profonda la tana del Bianconiglio.

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