L’Oracolo – Quando è meglio avere i cammelli

Viviamo nell’epoca del capitalismo, del terrorismo, del consumismo, del facebookismo, del tvdipendentismo, del vago deismo e di qualche altra brutta parola che finisce con ismo.
Come tutti sanno le parole delle cose brutte, come fascismo, cannibalismo, turismo e altruismo, finiscono appunto per “ismo”, mentre le parole delle cose ficose finiscono sempre per “mania” o “landia”.
Beh quindi siamo tutti sicuri che questa che stiamo vivendo non è l’epoca del baratto, che finisce in “ratto”; una cosa che al massimo ti trasmette qualche malattia.
Insomma i tempi in cui io ti davo mia figlia per 25 cammelli sono finiti e sinceramente mi sono sempre chiesto che diavolo te ne fai di 25 cammelli quando magari sopporti a malapena il tuo cane? Comunque un mucchio di bestiacce pulciose e bavose non sarebbero un compenso abbastanza alto per un figlio.
Voi per cosa dareste via i vostri pargoli? Per una valigetta piena di miliardi? Una notte con Megan Fox? La batmobile, la papamobile, una villa in oro massiccio, un elicottero che si trasforma di robot, l’abbonamento al digitale terrestre gratis, la casa delle libertà o un mondo senza i Tokio Hotel?

Un bravo genitore direbbe che i propri figli non sono in vendita. Quindi se avete scelto l’elicottero, la bruna o i Tokio Hotel siete squalificati.
Ma siete in buona compagnia. Secondo una donna della contea di Maricopa, la figlia valeva un oggetto solo: una pistola.
La madre di 33 anni, Tanya Nareau, ha regalato la figlia ad un amico in cambio di un’arma da fuoco.
-Cos’hai ricevuto per Natale? Una bambina, mi è costata solo una 357 magnum.-

Non voglio commentare ulteriormente le azioni di questi due individui che sarebbero degni di essere rinchiusi in una gabbia di babbuini a tirarsi palle di fango e stare appesi ad un copertone, ma la cosa che mi chiedo io è: a che diavolo gli serviva quella dannata pistola?
Secondo indiscrezioni l’arma era finalizzata all’uccisione dei Tokio Hotel…il che darebbe un senso a questo gesto.
Il senso di questo articolo invece non c’è, era solo una scusa per parlare male delle band giovanili che si truccano e parruccano da tardone da rimorchio come quelle che incontravi in discoteca negli anni ’80, oltre che per farvi una domanda: meglio 25 cammelli o un figlio Tokio Hotel?
A voi l’ardua sentenza, ora scusatemi ma ho una stalla piena di quadrupedi da sfamare.

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