Bernanke riconfermato alla Fed

Il timone della Federal Reserve resta saldo nelle mani di Ben Bernanke. Nonostante le numerose critiche e gli attacchi, la riconferma è stata approvata con 70 voti a favore e 30 contrati. Una vittoria per Bernanke, anche se da quando il Senato si esprime sulla carica di presidente della banca centrale nessun candidato ha incassato così tanti voti contrari.
Fino ad oggi il primato era stato detenuto da Paul Volcker, conquistato nel 1983 quando per il suo secondo mandato aveva ricevuto 16 voti contrari.

Il segretario al Tesoro Timothy Geithner si ritiene comunque soddisfatto per la riconferma di Bernanke: “è stata fatta la cosa giusta”, ha commentato, “Bernanke ha giocato un ruolo vitale nel guidare l’economia americana”, ha dichiarato.
Tuttavia il secondo mandato per molti appariva scontato, evidenza che si è manifestata ancor più rilevante poco prima della chiusura di Wall Sreet di ieri, quando il Senato ha dato il proprio via libera alla chiusura del dibattito, aprendo la strada al voto finale che si è concluso dopo la fine delle contrattazioni.

Il voto procedurale si è chiuso infatti con 77 voti a favore e 23 contrari, mostrando subito un esito delle votazioni migliore del previsto, se si considera che nell’ultima settimana molti senatori, sia democratici che repubblicani, si erano scagliati contro il presidente della Fed, costringendo la Casa Bianca ad intervenire ripetutamente per esprimere il proprio appoggio.
“Bernanke ha aiutato l’economia a evitare una seconda Depressione”, l’ha difeso il presidente Barack Obama.
Il suo secondo mandato non si prospetta comunque facile, soprattutto per via delle tempistiche d’introduzione dell’exit strategy.

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