Addio “too big to fail”

…dall’11 settembre 2001, quando crollarono le torri gemelle abbattute dal terrorismo islamico, che il mondo vive praticamente in costante ammollo nella crisi finanziaria.
E’ un po’ come la marea: l’acqua sale, sale di più, ricopre tutto, poi si ritira, ma poi risale ancora. Bisogna costruire degli argini perché dopo dieci anni, e con gli ultimi due passati con il respiratore dei palombari, il sistema finanziario mondiale torni all’asciutto. Così Obama ha detto di non voler fare sconti alle banche che hanno avuto aiuti pubblici e che dovranno restituirli. Un concetto semplice, quasi scontato: ti ho prestato i soldi quando avevi bisogno, prima o poi me li devi restituire.
Ovvio, no? Mica tanto. Provate a chiedere alla Fiat quanti aiuti pubblici ha avuto e quanti soldi ha restituito allo Stato. Ma, piuttosto, c’è mai stato un politico che abbia chiesto alla Sacra famiglia Torinese di render indietro almeno parte dei vantaggi ricevuti?
E’ vero che la Fiat è stata per anni la spina dorsale italiana, il sistema nervoso del paese. Però i vantaggi che hanno ricevuto gli azionisti di quella società non hanno pari rispetto alla situazione delle milioni di piccole aziende italiane: quelle che invece, soprattutto adesso, sono il vero sistema nervoso, la struttura ossea del paese, quelle che producono il 90% del pil del settore. Ma basta con l’anatomia e i risentimenti. Non cambiano nulla. Torniamo a Obama.
Il presidente degli Stati Uniti ha anche detto che vuol dividere le banche d’affari da quelle commerciali per impedire che i colossi crescano a dismisura fino a diventare troppo grandi per poter fallire, perché quando le dimensioni delle istituzioni finanziarie assumono le sembianze di colossi, la loro caduta potrebbe essere troppo rovinosa e produrre danni talmente ingenti che gli stati sono costretti a correre in loro soccorso per non farle fallire.

Trovi tutti gli approfondimenti
sul mondo della consulenza
su Advisor.
Tutti i mesi in edicola.

Vuoi ricevere le notizie di Bluerating direttamente nella tua Inbox? Iscriviti alla nostra newsletter!