Titolo da monitorare – Parmalat

Gli imputati all’interno del processo che ruota attorno a Parmalat e che nel 2003 ha fa fatto emergere un buco da 14 miliardi di euro sono 17. Uno dei pm che si sta occupando del caso ha definito la Parmalat di Tanzi come “la più grande fabbrica di debiti del capitalismo europeo”. L’area resistenziale posta a 2 euro, che in luglio aveva arrestato il rialzo ancor prima che venissero pubblicati i risultati trimestrali del gruppo alimentare, ha messo in mostra la propria significatività provocando un nuovo storno dei corsi che avevano progressivamente recuperato il terreno perso.

In assenza di un segnale di forza riconfermiamo il nostro giudizio neutrale sul trend di medio e di breve periodo dei corsi. Sebbene il superamento del massimo disegnato questo mese rappresenterebbe un importante indicazione rialzista, riteniamo che gli ostacoli che le quotazioni si troverebbero a dover affrontare sarebbero molti ed impegnativi. Pertanto riteniamo che la strategia più interessante sia costituita da un acquisto sulla debolezza nel caso in cui il titolo dovesse raggiungere il supporto a 1,82 euro. La rischiosità della strategia impone di fissare uno stop loss vicino al livello d’ingresso.

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