Il 2010? Sarà davvero di lusso I segnali arrivano da oriente

di Andrea Arisi

È attesa nel 2010 la ripresa del settore lusso. O almeno così si augurano le società del settore. Qualche indicazione in tal senso esiste già e i mercati dell’area Asia-Pacifico sono destinati a trainare la svolta positiva.
Barbara Rovetta, docente di corporate finance di Sda Bocconi e autrice della ricerca Fashion&Luxury Insight, sostiene infatti che “le prospettive sono decisamente migliorate dopo un 2009 abbastanza infelice”, che ha registrato una flessione del fatturato delle società italiane ed estere dell’ordine dell’8%.
A confermare che l’anno in corso sarà migliore del 2009 sono anche gli analisti di BofA-Merrill Lynch. In uno studio scrivono: “Si prevede un parziale recupero nel corso di quest’anno”, dopo che il settore ha sperimentato la prima contrazione nel 2009 dai tempi di inizio anni Settanta. “Il comparto potrebbe tornare sui livelli del 2008 entro la fine del 2011”. Ma se una crescita a due cifre è difficile da realizzare, le stime degli analisti parlano comunque di un +5/6%. In particolare, come spiega BofA-ML, la ripresa verrà trainata anche dalla fine dell’attività di de-stocking da parte dei retailer. Inoltre le società del lusso hanno intrapreso iniziative di riduzione dei costi, che avranno effetti benefici sui margini del 2010.
Anche le indicazioni che provengono dalla Fondazione Altagamma, con il contributo dei maggiori analisti internazionali specializzati, confermano che a fine 2010 si registreranno segni positivi per quasi tutti i settori e in quasi tutti i mercati, soprattutto in virtù di performance decisamente migliori nel secondo semestre rispetto al primo.
A prescindere dall’incognita valute, la crescita sarà trainata dall’Asia, soprattutto da Cina e India. Le zone d’ombra rimangono il Giappone e la Spagna. Gli Usa aumenteranno i consumi, ma non colmeranno ancora il gap accumulato nel 2009, l’Europa reagirà un po’ meglio.
L’articolo completo lo puoi trovare su Soldi,
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