La Grecia rilancia sugli aiuti e fa sapere di preferire il sostegno dell’Unione Europea a quello del Fondo monetario internazionale. All’indomani della dura presa di posizione da parte della Germania (vedi articolo: Grecia – Piani credibili, altrimenti fuori dall’euro), il premier greco George Papandreou ha ripetuto che Atene non è a rischio default e che una chiara offerta di aiuto sul tavolo servirebbe a dissuadere gli speculatori e ad abbassare il costo del debito.
Proprio ieri il cancelliere tedesco Angela Merkel, parlando di fronte al Bundestag, ha ipotizzato l’uscita dall’euro da parte di quei Paesi che non rispettano le regole di finanza pubblica. Il riferimento, chiaro, è alla Grecia, il cui dissesto, ha ricordato la Merkel, è stato “aggravato”, ma non causato, dagli speculatori. Il cancelliere ha precisato che si tratta di un provvedimento da adottare “in’ultima istanza”, qualora il Paese si mostri recidivo a non rispettare le condizioni poste da Bruxelles al salvataggio.
Secondo Dow Jones, la Grecia potrebbe cercare aiuto finanziario da parte del Fondo monetario internazione il prossimo mese perché è sempre più pessimista sulle prospettive di un aiuto da parte della Ue.