Dopo lo scudo la consulenza

Il comparto del private banking italiano ha vissuto un anno peculiare nel 2009, caratterizzato da un incremento della clientela che tuttavia, a causa delle ripercussioni della crisi, si è mantenuta cauta nelle strategie d’investimento e di composizione dei portafogli. Poi, l’avvento dello scudo fiscale, ha riportato entro i confini italiani capitali importanti, che hanno impattato in maniera consistente sul segmento private, ponendo ai gestori il compito, non sempre facile: riorganizzare totalmente l’asset allocation della clientela.
Questo, secondo Farad Investment Advisor comporta un rafforzamento delle «strategie a rendimento assoluto che devono avere un ruolo nel portafoglio dei clienti private e perciò abbiamo rafforzato la nostra struttura di selezione di gestori nel mondo degli hedge fund», illustra Silvio Bencini, responsabile consulenza per gli investimenti della società.
«Ci siamo trovati di fronte a due tipi di situazione», spiega Luigi Crosti, responsabile area servizi operativi wealth management del Gruppo Banca Leonardo guidato da Gerardo Braggiotti, «Patrimoni che all’estero erano investiti in fondi, titoli, partecipazioni azionarie ecc, e quindi già composti, o liquidità rientrate senza problemi», spiega. «Nel primo caso si è trattato quindi di ricostruire da capo una strategia di allocazione, riordinando interamente il patrimonio, mentre nel secondo caso abbiamo investito secondo le linee guida ricevute dal cliente», chiarifica. Crosti ha rilevato una generale tendenza della clientela private a non assumere rischi eccessivi, situazione peraltro favorita dal fatto che, nel corso dell’ultimo anno e mezzo, attraverso le obbligazioni si sono potuti fare investimenti interessanti.

Trovi tutti gli approfondimenti
sul mondo della consulenza
su Advisor.
Tutti i mesi in edicola.

Vuoi ricevere le notizie di Bluerating direttamente nella tua Inbox? Iscriviti alla nostra newsletter!