Il dollaro si prende una pausa

di Gianluigi Cesano

Il Dollar Index – che misura l’andamento del dollaro nei confronti di un paniere di valute tra cui Euro, Yen, Sterlina britannica – la dice lunga sulla performance della valuta statunitense nell’ultimo periodo. La forza del dollaro è più che evidente, con un minimo toccato a novembre del 2009 cui ha fatto seguito un apprezzamento del 10% circa. Le quotazioni sono in pausa riflessiva (sotto 79) da qualche settimana ma un ulteriore allungo sopra 81,5 migliorerebbe l’outlook della valuta USA. Procedendo con ordine nei confronti del Dollaro, l’Euro ha finalmente trovato la forza per rimbalzare (nel breve periodo) sulla scia dell’attenuazione delle problematiche greche, anche se la debolezza di medio termine persiste; solo sopra 1,41 vi sarebbero segnali di recupero di medio periodo che al momento sembrano peraltro difficoltosi. Il dollaro USA si è indebolito nei confronti del Rand sudafricano anche se quota 7,2 potrebbe essere un buon livello di ripartenza. Il dollaro USA si sta muovendo (pigramente) al rialzo nei confronti della valuta finlandese; anche in questo caso (cambio USD/NOK) la trendline discendente con origine da fine 2009 è stata vinta al ribasso, rendendo più probabile un’evoluzione rialzista della situazione.
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