La voglia di rendimento contagia i risparmiatori Usa

di Paolo Brambilla (www.actionnews.it)

La ricerca di interessi elevati ad ogni costo, anche tenendo comportamenti discutibili e correndo rischi di ogni tipo, sta contagiando ormai tutti i risparmiatori degli Stati Uniti. L’ultimo episodio nel mondo obbligazionario degli Stati Uniti è uno scandalo tragico per la tipologia dei soggetti coinvolti. Fa capo a un certo Joseph A. Caramadre, uno sconosciuto avvocato di Cranston (Rhode Island), che dal 2006 al 2009 ha contattato decine di malati terminali proponendo loro di spartire con le loro famiglie i guadagni di un curioso meccanismo finanziario. Alcune importanti società americane, nel lodevole intento di avvicinare famiglie meno esperte agli investimenti obbligazionari, hanno proposto nel recente passato una clausola molto favorevole: le coppie che sottoscrivevano i loro prestiti, anche se il prestito avesse nel tempo sofferto di una quotazione largamente inferiore a quello di rimborso, avrebbero potuto riscuotere l’intero capitale nominale in caso di premorienza di uno dei due sottoscrittori. Si parla di società di tutto rispetto, come l’American International Group, la Bank of America, la Caterpillar, la General Electric e molte altre che hanno inserito nel regolamento del prestito la cosiddetta “survivor’s option”. Bene: l’astuto avvocato, poiché nei regolamenti non era mai stato scritto che le coppie dovessero essere sposate, ha sottoscritto decine di prestiti con decine di malati terminali diversi pagando il prezzo di mercato quando molto inferiore al valore nominale, e di giorno in giorno attendeva la morte dei soci (il che avveniva con una puntualità a dir poco repentina) riscuotendo regolarmente il suo macabro bottino. L’hanno finalmente fermato, ma francamente gli organismi di controllo non ci hanno fatto una bella figura.

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