Ancora sotto stress il mercato europeo. E ancora una volta il rischio maggiore arriva dalla Grecia. Nella giornata di ieri infatti si sono espressi nuovi timori sul piano di salvataggio. In particolare ad accentuare la tensione è stato da una parte il balzo del differenziale sui bund tedeschi e il rendimento dei bond greci oltre che il livello record raggiunto dai credit default swap.
La preoccupazione principale che ha travolto i mercati è stata quella che il governo di Atene potesse a causa di ulteriori dissidi, evitare di accettare gli aiuti del Fondo Monetario Internazionale e che i tassi del piano approvato dall’Eurozona siano troppo elevati. Già ieri la discussione verteva su quali tassi applicare e il fronte si era contrapposto con la Francia da una parte e la Germania dall’altra più propensa a proporre tassi di mercato, intorno al 6%, opzione che sembra essere prevalsa, rispetto agli interessi del 4 – 4,5% richiesti agli altri stati.
Ma il timore maggiore che attanaglia i mercati è come Atene reagirà. Secondo l’agenzia Marekt News International e oggi segnalato da Il Sole 24 Ore il governo di Papandreou sarebbe preoccupato delle dure condizioni che il FMI vorrebbe imporre in cambio degli aiuti. Notizia successivamente smentita dal ministro delle Finanze Georges Papacostantinou.