Geithner gioca la partita del dollaro in Cina

Tim Geithner, segretario del Tesoro statunitense, oggi è in visita a Pechino per trovare un compromesso con la Cina in merito alla questione valutaria.

Geithner, infatti, incontrerà il vicepremier cinese Wang Qishan per discutere della presunta manipolazione valutaria esercitata dal governo di Pechino. Gli Usa, infatti, hanno accusato la Cina di svalutare di proposito la propria moneta, così da rendere più difficile la competitività degli esportatori statunitensi e quindi la ripresa dell’economia Usa.

Il segretario americano ritiene che un cambio dello yuan più flessibile sia una misura da applicare nell’interesse della Cina stessa e, riguardo a questo, Geithner dichiara di “essere fiducioso che la Cina deciderà nel proprio interesse di andare verso un cambio dello yuan più flessibile”.
La politica sul cambio dello yuan, ha continuato il segretario al Tesoro, “è una questione cinese” ed è la Cina che deve stabilire se rivalutare o meno la moneta.

Una soluzione di compromesso in merito a questa querelle sembra comunque possibile, a partire dal fatto che, nei giorni scorsi, il governo americano ha deciso di rinviare la pubblicazione di un rapporto di denuncia della svalutazione dello yuan, dando la priorità a colloqui bilaterali con la Cina.

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