Meglio l’euro dello yen

di Fabrizio Badariotti

La fine di marzo ha portato ad una pausa del trend ribassista dell’euro nei confronti di tutte le altre valute. La soluzione (più formale che sostanziale) della questione Grecia ha momentaneamente arrestato il movimento al ribasso dell’euro. Il termometro della febbre della divisa unica si continua a misurare nel cross valutario contro il dollaro, il movimento laterale in atto ha scarse probabilità di superare nel breve termine la resistenza di 1,39, spartiacque tra trend ribassista e rialzista. Qualsiasi avvicinamento a questa soglia è quindi da considerarsi come occasione di acquisto di attività finanziarie espresse in dollari con l’obiettivo di beneficiare di una nuovo movimento al ribasso.
Ma guardando al mondo delle valute non ci si deve fermare al solo scontro euro/dollaro. Un tema specifico dai riflessi operativi molto interessanti è dato dallacorrelazione tra andamento delle borse e dei cambi sulle valute esotiche ad alto rendimento. Esiste davvero questa correlazione?
Per rispondere a questa domanda ci avvaliamo del software FIDAArchimede che permette di costruire serie storiche su base indice delle attività finanziarie che vogliamo confrontare. Utilizziamo come rappresentante del mercato azionario l’indice tedesco DAX, e tra le valute esotiche prendiamo la lira turca, il dollaro neozelandese e il rand sudafricano. Il software ci restituisce in termini di correlazione (calcolata con campionamento giornaliero) i seguenti risultati: DAX/Lira Turca -53,29%; DAX/Dollari Neozelandesi -48,36%; DAX/Rand Sudafricani -59,55%.
I dati che indicano una correlazione negativa ci consentono di ipotizzare che questo tipo di divise sia in qualche modo influenzato da quello che succede sul mercato equity, ma anche il viceversa ossia che l’andamento valutario possa condizionare l’andamento delle azioni. Possiamo quindi azzardare le seguenti equazioni: Trend Rialzista su Mercati Equity=Trend Ribassita di Euro/Valute Esotiche; Trend Rialzista su Euro/Valute Esotiche=Trend Ribassista su Mercato Equity.
Assumendo per buono questo principio possiamo chiederci perché ciò accada e perché negli ultimi anni la correlazione negativa sembra essersi accentuata rispetto al passato.
L’articolo completo lo puoi trovare su Soldi,
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